Seleziona una pagina
venerdì, Feb 19

Realtà virtuale, arriva su misura per le pmi



Da Wired.it :

La realtà virtuale è diffusa nel campo della formazione aziendale per le grandi imprese. H-Farm, grazie a un progetto con Heading, sta cambiando le regole del gioco

realtà virtuale

La realtà virtuale è uno dei nuovi strumenti di riferimento per la formazione dei tecnici, soprattutto nel settore dell’elettricità. Viene impiegata non solo dalle grandi imprese, come per esempio Enel, ma recentemente anche da pmi come la Heading di Terni, specializzata nella formazione e l’addestramento per gli addetti delle imprese appaltatrici di E-distribuzione e Terna. La chiave di volta è legata alla piattaforma Maize.sense, sviluppata da H-Farm anche per rendere economicamente più accessibile questo tipo di servizi alle aziende di piccole e medie dimensioni. Si parla di scenari virtuali che arrivano a costare un quarto rispetto a quelli fatti qualche anno fa per le grandi aziende.

Anni fa abbiamo iniziato a lavorare con Enel per mettere a punto una piattaforma virtuale che oggi viene impiegata in tutti i suoi centri addestramento in Italia e nel mondo“, spiega a Wired Guido Polcan, responsabile del progetto per H-Farm: “Quel che consideriamo uno standard nel 2021, quindici anni fa era una realtà fatta di apparecchiature da 50mila euro e motori di rendering meno efficienti e costosi. Negli ultimi cinque/sei anni c’è stato un grande salto di qualità e contemporaneamente una riduzione dei costi che ci ha portati a questa nuova opportunità per le imprese“.

L’addestramento di Heading

Heading è una delle tante realtà italiane specializzate nella formazione e certificazione dei tecnici. Eccelle nel settore energia, ma è pur sempre per dimensioni una piccola impresa da 10 dipendenti e circa 50 consulenti esterni. Nel tempo ha ampliato la sua infrastruttura, affiancando alle aule con dotazione informatica anche un centro di addestramento da oltre cinquemila metri quadrati. Un luogo dove si potrebbero organizzare gite per umarell, considerata la presenza di linee a media e bassa tensione, posacavi, cabina primaria, un tronco di linea ad alta tensione, scale, postazioni fibra. Dopo la teoria bisogna fare pratica in sicurezza e questo è il luogo ideale.

Facciamo formazione e addestramento. I corsi possono durare diversi giorni e fino a quattro settimane, per chi è al primo inserimento. Alcuni ragazzi escono dalle scuole superiori con una buona preparazione teorica ma mancano totalmente di pratica. Attraverso la nostra struttura e i nostri percorsi certificati li rendiamo pronti per i cantieri di Terna o Enel distribuzione“, sottolinea Luca Crisostomi, consigliere delegato di Heading: “La componente pratica dei corsi pesa per il 60% in alcuni casi. Salire sui tralicci, pali e svolgere attività sotto tensione sugli impianti è fondamentale. La realtà virtuale, con i contenuti giusti, svolge un’azione complementare a quella sul campo e in aula“.

In ogni caso la parte addestrativa non può essere sostituita. “Il cacciavite va preso in mano, quando si può“, aggiunge Crisostomi: “La realtà virtuale è un allenamento continuo. Un metodo per ripassare quello che si è fatto con le mani. In questo modo si può proseguire con la formazione in remoto e nel tempo“.

La realtà virtuale con visori o smartphone

La realtà virtuale in ambito formativo tendenzialmente è declinata in “scenari 3D interattivi che riproducono le condizioni ambientali, gli impianti e le procedure di lavoro più complesse“. Si pensi alle sequenze per avviare macchinari, per imparare a muoversi fra apparecchiature pericolose o anche solo come intervenire con un estintore in base al tipo di incendio. Sì, bisogna proprio immaginare una sorta di gioco 3D in prima persona, però a scopo formativo. “Durante il lavoro di sviluppo sui contenuti forniti da Heading mi ha colto di sorpresa scoprire micro-dettagli che migliorano notevolmente la sicurezza. Per esempio che il modo più sicuro per salire su una scala a pioli è quello di non mettere mai le mani lateralmente, perché potrebbero scivolare“, ricorda Polcan.

La fruizione multimediale può avvenire tramite i visori, come per esempio l’Oculus, tablet o smartphone. Il risultato è il medesimo. Anche se in verità con i visori l’esperienza è più immersiva e coinvolgente. Ad ogni modo la realtà virtuale fornisce un’opportunità in più, rispetto alla formazione in aula o nei campi prova: stimola una sorta di allenamento continuo, volendo settimanale.

Non solo. Guido Polcan ricorda che per i grandi impianti o anche solo per attrezzature medicali la tecnologia virtuale azzera gli sprechi e scongiura ogni tipo di rischio. Far provare a un’intera classe di allievi attrezzature da decine o centinaia di migliaia di euro, con solo una preparazione teorica alle spalle, sarebbe da evitare se si hanno opzioni alternative.

Rapporto costo-benefici

La collaborazione tra H-Farm e Heading è iniziata come una sorta di sfida: dimostrare che tempistica di sviluppo, costi e qualità finale della formazione virtuale sono compatibili con le esigenze delle pmi. Obbiettivo centrato, poiché il grosso del lavoro di questo progetto ha richiesto quattro mesi e l’affinamento poco di più.

Il segreto di questa efficienza si deve alla piattaforma maize.sense. Le sue peculiarità sono di distribuire i contenuti virtuali a dispositivi di diverso tipo (smartphone, visori, pc), monitorarne l’interazione, tracciare le abitudini degli utenti e infine realizzare report finali sui corsi. I “giochi“, ma forse dovremmo definirle esperienze formative virtuali, sono sviluppate graficamente e concettualmente dal team di Maize sfruttando i contenuti forniti dalle imprese. In questo caso l’apporto di Heading è stato fondamentale, anche se H-Farm vanta una collaborazione storica con Enel.

Noi crediamo nella gamification, ma non deve essere fine a se stessa. Bensì una strategia per agevolare la formazione e il controllo delle competenze acquisite“, puntualizza Polcan. Da ricordare che maize.sense è uno dei frutti del progetto Maize, ovvero la cultural factory di H-Farm che punta a stimolare la crescita delle organizzazioni e delle persone. “La loro piattaforma e i nostri contenuti possono aprirci a nuove opportunità“, conclude Crisostomi: “Pensiamo non solo all’elettricità, ma anche alla cantieristica civile o industriale. L’installazione di un cantiere stradale, attività nel mondo del gas. Infrastrutture in genere“.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]