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lunedì, Nov 04

Recensione Apple Watch 5, un mese a tutto sport


Display sempre acceso, più affidabilità nella rilevazione dell’attività sportiva e bussola rinnovata, abbiamo messo alla prova il nuovo modello dello smartwatch più venduto al mondo

Precisa e immediata la rilevazione della distanza durante la corsa

Abbiamo provato per circa un mese il nuovo Apple Watch 5 con l’intento di darvi un responso più approfondito possibile sull’utilizzo in ambito sport, che rimane una delle applicazioni più importanti per questo tipo di dispositivo. Come capitato a volte con i prodotti della casa della Mela, anche per il Watch 5 si parla di piccoli passi in avanti più che di rivoluzioni vere e proprie, ma le nuove funzioni si rivelano interessanti.

Sulla carta le novità del Watch 5 (prezzi da 459 euro) iniziano dal display, ora utilizza la seconda generazione di oled Retina (448 x 368 pixel nella versione da 44 millimetri). Lo schermo è sempre attivo, non è più necessario il movimento brusco del polso o il fatto di toccarlo per visualizzare le informazioni. L’ora e l’accesso alle cosiddette “Complicazioni” sono sempre visibili. Il modello è disponibile in tante, forse troppe varianti: alluminio, acciaio inossidabile, ceramica e titanio, con connettività cellulare o meno, senza dimenticare le versioni Hermes e Nike.

Il peso di 36,5 grammi (30 per la versione 40 millimetri) e il design arrotondato lo rendono comodo da indossare sia durante il training sia nell’arco della giornata. Un’altra grande novità è rappresentata da un nuovo tipo di bussola in grado di rilevare con maggiore precisione direzione, inclinazione, altitudine, latitudine e longitudine. Anche il sensore gps è stato ottimizzato, sempre visibile l’altitudine in tempo reale durante una corsa o camminata, esattamente come avviene con gli orologi da treeking.

Abbiamo messo alla prova questo watch sia per la preparazione sia durante la Miami Beach Halloween Half Marathon. Rispetto alle precedenti generazioni, i miglioramenti della capacità di ricezione del segnale e misurazione di distanza e passo sono eclatanti. Il tracciato della corsa negli States era leggermente più corto del dovuto e il dispositivo Apple ha riscontrato gli oltre 100 metri mancanti in maniera impeccabile, come i suoi concorrenti specifici per lo sport di altri partecipanti. Abbiamo riscontrato la stessa precisione per il passo al chilometro, identico a quello rilevato tramite il chipset ufficiale del pettorale.

La mezza maratona di Miami, un contesto non facile per uno smartwatch

Non era stato lo stesso quando, due anni fa, avevamo utilizzato il Watch 3 per la maratona di New York (che aveva segnato un chilometro oltre la distanza prevista, in parte attribuibile alla ricezione non perfetta del segnale a Manhattan tra i grattacieli e agli oltre 50.000 runner presenti) e, anche se ora quel modello è ancora disponibile ad un prezzo tutto sommato ragionevole (da 239 euro), consigliamo, almeno per chi fa running in maniera seria, l’acquisto del nuovo modello. Da considerare anche il fatto che sono passati due anni, equivalenti a ere geologiche in termini d’evoluzione di questi prodotti tech.

Bussola e sensore gps sono stati ottimizzati

Immediata la sincronizzazione con l’iPhone del risultato della corsa (su questo fronte gli smartwatch più orientati allo sport faticano ancora, è necessario aprire l’app dedicata e aspettare alcuni minuti), abbiamo trovato anche il display più reattivo e facile da leggere durante lo sforzo, grazie anche alla funzione “always on”. Una dote preziosa nel nuoto e sulla bici, dove questa possibilità di lettura immediata rappresenta un passo in avanti notevole.

Per quanto riguarda la rilevazione del cardio non abbiamo riscontrato sostanziali differenze rispetto al modello Watch 4, nonostante la presenza sia di un sensore ottico sia di uno elettrico. Watch 5 dispone della segnalazione di battiti eccessivamente alti o bassi, d’eventuali irregolarità e la possibilità di elettrocardiogramma tramite app.
Il nuovo sistema operativo watchOS 6 offre la possibilità d’analizzare i trend della propria attività durante la giornata e fissare obiettivi per l’allenamento di diverse discipline, dallo yoga alla bici, passando per l’allenamento funzionale.

L’autonomia rimane un punto dolente, Watch 5 fatica a superare la giornata e, nonostante il maggior appeal e le rinnovate funzioni, su questo fronte gli smartwatch sportivi (e non solo) con la durata della batteria di una settimana e oltre, offrono un netto vantaggio all’utilizzatore.

Voto: 8,5

Wired:
Display, reattività, precisione gps

Tired:
Autonomia

 

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