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mercoledì, Dic 18

Recensione GoPro Max, i video a 360 gradi sono (finalmente) per tutti


La nuova action camera di GoPro offre molte possibilità creative, ma non è un’alternativa alla Hero

I video a 360 gradi non hanno ancora sfondato. Forse non lo faranno mai. La promessa di vedere il mondo come una sfera, con le prime camere panoramiche arrivate sul mercato da quasi un lustro, ha prodotto molto entusiasmo ma scarsa adozione. La nuova GoPro Max ha però le carte in regola per tentare di sovvertire questo in grato verdetto.

Il grande limite dei video a 360 gradi risiede nel fatto che devono essere visualizzati attraverso appositi visori oppure usati in modalità “bidimensionale” su uno schermo ma con l’interazione dell’utente per cambiare il punto di vista. Il risultato è quindi scontato: i visori non li usa nessuno e dopo i primi 30 secondi di interazione su un video a panoramico finisce l’effetto wow.

Ciò non toglie però che questa tecnologia di ripresa offra notevoli potenzialità creative ed è su questo punto che si è concentrata GoPro. Dopo l’esperimento fatto con la Fusion, lanciata a fine 2017, l’azienda californiana ha fatto tesoro dei feedback ricevuti realizzando la nuova Max. Due gli elementi su cui ha lavorato di più: dimensioni ed ergonomia del prodotto da una parte, facilità d’uso lato software dall’altra.

Oggi la GoPro Max è decisamente più facile da usare e alla portata di qualsiasi utente ma è un prodotto destinato principalmente ai “creators”, e non è l’evoluzione trendy di una action cam. Il suo punto di forza risiede nell’utilizzare le caratteristiche dei video a 360 gradi integrandole nei filmati lineari. Risultato tutt’altro che banale.

Come già accadeva per la Fusion, ma ora è decisamente più semplice, l’utente può infatti catturare una sequenza a 360 gradi e poi scegliere in post produzione quale porzione usare nel video lineare, muovendosi liberamente sopra, sotto, a destra, sinistra, davanti, dietro. Il tutto con un solo dispositivo. In questo modo creare sequenze altamente dinamiche e accattivanti è un gioco (quasi) da ragazzi.

Questa libertà di scelta è resa possibile dalla presenza di una doppia lente panoramica che permette di catturare clip con una risoluzione complessiva di 5,6K a 30 frame al secondo solo quando si registrano video sferici. La GoPro Max consente anche di utilizzare individualmente le due lenti ma così la risoluzione massima si ferma a 1440 (4:3) a 60 fps. Anche il bitrate è limitato, 78 mbps contro i 120 della GoPro8.

Le opzioni di riprese sono quindi un po’ meno di quelle offerte dall’ultima action cam, e includono oltre alla scelta tra video a 360 o video lineari (usando una sola delle due lenti), anche questi angoli di visione: max da 13 mm, ampio da 16 mm, lineare da 19 mm e stretto da 27 mm. Bastano pochi click sul display per impostare le opzioni desiderate.

Si possono, ovviamente, scattare anche le foto, in questo caso le risoluzioni arrivano fino a 16 mpixel per le immagini a 360 gradi, 5,5 mp per quelle standard e 6,2 per le panoramiche. Proprio le foto panoramiche ora si possono realizzare facilmente con la funzione PowerPano, basta un solo click senza la necessità di effettuare operazioni software.

Ma è il software che rappresenta proprio un valore aggiunto quando si vogliono usare i video sferici per produrre un filmato standard lineare. Dalla app di GoPro questa possibilità si gestisce in modo davvero semplice e immediato. La prima cosa da fare è scegliere il formato del video che si vuole realizzare (16:9, 1:1, 4:3, 9:16) e quindi procedere con il reframe definendo i singoli punti di visione sfruttando l’intero filmato a 360 gradi. Rotazioni, zoom ed effetti overcapture vengono gestiti in modo fluido direttamente dal software sullo smartphone.

Per un controllo più specifico e professionale si può usare anche il software GoPro Player disponibile per Mac o GoPro Max Exporter per Windows, oltre ai plug in FX Reframe per Adobe Premiere Pro e After Effects. L’applicazione rende il passaggio sul computer del tutto superfluo ma consente di ottenere rendering più veloci rispetto ai tempi necessari usando lo smartphone.

Tra gli elementi che abbiamo apprezzato maggiormente della GoPro Max meritano una menzione la qualità dell’audio e la funzione di mantenimento dell’allineamento orizzontale automatico. Nel primo caso grazie alla presenza di ben 6 microfoni integrati non solo è possibile ottenere un audio sferico, ma la qualità generale del sonoro risulta davvero eccellente considerando che è ottenuta senza ausili esterni.

Per quanto riguarda invece la funzione di allineamento con l’orizzonte direttamente in camera, è possibile ottenere video altamente spettacolari anche durante le scene più dinamiche. Il sistema infatti facendo un ritaglio automatico consente di tenere sempre in linea l’orizzonte anche con forti oscillazioni della camera. Unendo questa funzione con l’HyperSmooth (ovvero la stabilizzazione del video), il risultato è piuttosto sorprendente.

Bene anche l’impermeabilità fino a 5 metri di profondità anche se con questa GoPro non è al momento possibile fare immersioni perché priva di una sua custodia protettiva specifica. Bene anche il gps integrato, il supporto al live streaming a 1080p e i comandi vocali. Qualche elemento migliorabile però esiste.

Il limite più grande risiede nell’assenza del 4K per le riprese lineari, un vero peccato soprattutto perché così è impossibile utilizzare i filmati in produzioni professionali, cosa che invece viene largamente fatto con la Hero8 Black. Manca l’hdr, manca lo scatto fotografico in raw e il display touch frontale ci sarebbe piaciuto un po’ più grande per facilitare i settaggi (anche se si può usare il telefono). Anche il software potrebbe essere migliorato, rendendolo più rapido e con qualche passaggio in meno.

La sensazione è che queste differenze rispetto all’ultima Hero siano quasi volute, proprio per prendere le distanze dall’action cam tradizionale e qualificare la Max come prodotto diverso, non sovrapponibile. È anche probabile che proprio questi aspetti verranno sistemati con la prossima versione su cui GoPro sta già lavorando. Il giudizio però non cambia, la GoPro Max ha una sua dignità e una sua ragione d’essere.

Per i “creators”, per chi cerca effetti video originali, per i vlogger, questo dispositivo è molto interessante. Lo è anche per le produzioni a 360 gradi anche se, come abbiamo detto, continuano ad avere poco successo, ma ciò non significa che non rappresentino una tipologia di contenuto validi in alcuni casi specifici. Con un prezzo di 529 euro, non pochi ma neppure troppi, la GoPro Max è promossa.

Voto: 7,5

Wired: facilità d’uso, stabilizzazione, effetti video interessanti, tascabile

Tired: non supporta il 4K e l’hdr, display troppo piccolo, la batteria si scarica rapidamente

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