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venerdì, Apr 03

Recensione Huawei P40 Pro: sempre il top per la fotografia e video



Da Wired.it :

Il nuovo smartphone della serie P si conferma il prodotto più avanzato per le funzioni di imaging, ma all’assenza dei servizi Google ci si deve abituare

Come ci ha abituato Huawei in questi ultimi anni, la serie P rappresenta sempre un concreto passo in avanti in ambito tecnologico, soprattutto per quanto riguarda il comparto fotografico che ancora una volta dimostra di essere il più evoluto del mercato. Se cercate un telefono che possa quasi competere con una vera reflex la scelta è obbligata: Huawei P40 Pro. È davvero uno smartphone esaltante, ma certamente pesa l’assenza dei servizi Google.

Il design

Lo smartphone è indubbiamente piacevole, aggraziato dal generoso display da 6,58 pollici privo di bordi grazie al Quad Curve Overflow, il sistema adottato da Huawei per curvare il vetro su tutti i quattro lati. Si impugna molto bene con una mano e al tatto restituisce la sensazione di un prodotto solido, decisamente ben assemblato. La parte posteriore però ha look ormai convenzionale che non ci ha mai esaltato molto. Il kit fotografico sporge infatti eccessivamente dalla scocca e il posizionamento laterale impoverisce leggermente l’armonia estetica. Non del tutto piacevole è anche il tassello nero della fotocamera frontale affogato nello schermo.

Le prestazioni

Ma il punto di forza del Huawei P40 Pro sono le prestazioni anche già partendo dal luminoso display Oled, HDR10 con risoluzione 1200 x 2640 pixel, perfettamente leggibile in ogni situazione e ora reso più performante dal refresh a 90 Hz. Purtroppo non è possibile gestire il refresh in modo automatico ma l’utente può solo scegliere preventivamente se impostare lo schermo a 60 o 90 Hz, mentre la risoluzione Full HD+ vs HD+ può essere gestita in modo intelligente, quindi lasciare al sistema la regolazione automatica a seconda delle applicazioni che si stanno utilizzando.

Tra i plus del Huawei P40 Pro si possono tranquillamente aggiungere anche la velocità e l’autonomia. Il motore di questo smartphone è infatti il potente chipset Kirin 990 5G affiancato da 8 GB di ram e 128 di spazio d’archiviazione espandibile. Complice anche il sistema operativo EMUI 10.1 l’uso del telefono è sempre fluido e veloce. Anche la batteria pur essendo di soli 4200 mAh viene egregiamente ottimizzata dall’intelligenza artificiale riuscendo a tenere acceso il P40 Pro per quasi un giorno e mezzo in condizioni standard.

Le fotocamere

Ai vertici di categoria, lo abbiamo anticipato, è il comparto foto/video entrambi gli aspetti sono infatti stati curati con attenzione da Huawei per offrire la migliore esperienza d’uso possibile, confermata non a caso dai punteggi assegnati dal sito specializzato DXOMark. Queste funzioni sono sempre state il cavallo di battaglia della serie P e questo smartphone si dimostra il degno erede del glorioso P30 Pro.

Il merito è del poderoso kit composto da 4 obiettivi posteriori con un’ottica principale da 50 MP UltraVision (23mm, f/1.9, OIS), affiancato da una Cine Camera Ultra Grandangolare 40 MP (18mm, f/1.8 per Time Lapse 4K e Slow Motion fino a 7680 fps), un Telefoto periscopico da 12 MP (zoom ottico 5x, 125mm, f/3.4) e fotocamera Huawei TOF 3D.

Tutta questa potenza di fuoco si traduce in foto senza sbavature in qualunque situazione. Il merito è indubbiamente del nuovo sensore UltraVision da 1/1.28 pollici che è in grado di offrire una definizione fotografica decisamente elevata catturando il 40% di luce in più rispetto al P30, che già rappresentava un record riuscendo praticamente a vedere nel buio. La grandezza del sensore, la maggiore del mercato, è un asset davvero distintivo del Huawei P40 Pro.

Due elementi però ci hanno colpito maggiormente oltre alla capacità del sensore: l’ottimo zoom e la eccellente stabilizzazione dei video. Nel primo caso infatti si apprezza davvero l’ingrandimento 10x ottico respo possibile grazie a un sistema periscopico di lenti completamente rinnovato. Andare oltre, fino a 50x si può, ma inevitabilmente con qualche rinuncia in termini di definizione.

Molto interessante è anche la stabilizzazione video simile a quella di una GoPro, ma più in generale tutte le funzioni video sono state alzate di un gradino non solo riuscendo ora a effettuare riprese super grandangolari con una focale equivalente a 18 mm, ma anche acquisendo video in slow motion fino a 7680 fotogrammi al secondo. Interessante anche gli effetti di sfuocatura applicati al video come se si disponesse di un obiettivo con ampia apertura e lo zoom audio. Si registra in 4K anche dalla camera frontale. Insomma un prodotto che con queste caratteristiche diventa un ottimo ausilio per i creativi del digitale.

Il software

E ora veniamo a l’unico tallone d’Achille di questo prodotto, l’assenza dei servizi di Google. La questione e nota e già ampiamente trattata, ma è giusto ribadire qualche concetto. Huawei si è impegnata molto a compensare questa, speriamo temporanea, mancanza puntando sulla propria App Gallery e su applicazioni specifiche come TrovApp. Usando questi sistemi si riesce a risolvere gran parte dei limiti legati ai sistemi di Google, e il tutto avviene in modo semplice e alla portata di quasi tutti gli utenti. Però oggettivamente la frustrazione non si assopisce completamente.

Alla fine è l’unico neo del Huawei P40 Pro che altrimenti avrebbe le carte in regola per essere il re del mercato, anche perché, non va dimenticato, supporta pienamente il 5G. Rimane comunque un valido alleato per un pubblico attento ed esigente, sicuramente lo è per i creativi, e per chi non vuole rinunciare al mondo Huawei. Il costo di 1049 euro lo colloca degnamente tra i top di gamma ma se costasse meno avrebbe una platea potenziale molto più ampia.

Voto: 8

Wired: comparto fotografico ai vertici del mercato, ottimi video, autonomia elevata

Tired: assenza dei servizi Google

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[Fonte Wired.it]