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sabato, Apr 10

Recensione Oppo Find X3 Neo, il migliore nella sua fascia di prezzo?



da Hardware Upgrade :

Oppo è ormai una presenza consolidata nei mercati europei, e uno dei nomi a più rapida crescita anche nel mercato italiano. La famiglia Find X3 rappresenta gli ultimi flagship dell’azienda, è stata presentata di recente e si compone di tre smartphone tutti 5G e ben posizionati sul mercato: Oppo Find X3 Pro è per chi esige il massimo in tutti gli ambiti, Oppo Find X3 Lite è invece un dispositivo equilibrato a buon mercato. In mezzo c’è Oppo Find X3 Neo, che per moltissimi versi è quello che si potrebbe consigliare più facilmente alla stragrande maggioranza di utenti appassionati. Ma è davvero una scelta così scontata? Rispondiamo a questa domanda nella nostra recensione completa.


[HWUVIDEO=”3087″]OPPO Find X3 Neo, il migliore nella sua fascia di prezzo. La recensione[/HWUVIDEO]


Indice dell’articolo

Specifiche tecniche


OPPO Find X3 Neo non impallidisce al confronto con il top di gamma del 2021 della serie del produttore cinese. Sebbene non abbia la fotocamera Microlens, che tanto ci ha sbalordito nella prova del “Pro”, e le specifiche tecniche siano tarate un po’ al ribasso rispetto al top di gamma, il “Neo” della famiglia ha ottime carte da giocare. Venduto in un’unica versione da 12 GB di RAM e 256GB di spazio di archiviazione (non espandibile via microSD), OPPO Find X3 Neo utilizza un display leggermente più piccolo rispetto al flagship, con 6,55″ di diagonale e risoluzione Full HD+ (2400×1080 pixel). La frequenza di aggiornamento massima è di 90Hz (180Hz il touch sampling rate), con certificazione HDR10+ presente. Manca invece il supporto al miliardo di colori, con un display che dovrebbe essere sulla carta meno preciso rispetto a quello del fratello maggiore.




Così come il display, anche le dimensioni generali dello smartphone sono inferiori: 159,9 x 72,5 x 7,99 mm per 184 grammi, con il peso che è perfettamente bilanciato fra le parti del dispositivo. L’estetica è da top di gamma: il retro viene sottoposto ad un esclusivo processo di lavorazione che offre un effetto visivo decisamente distintivo. La finitura è opaca e, nella versione Galactic Silver che abbiamo avuto in prova, è capace di offrire gradazioni di colore diverse che vanno dall’azzurro al rosso, a prescindere dalla luce ambientale. La particolare finitura identifica in maniera marcata lo smartphone, rendendolo decisamente riconoscibile sul piano estetico, insieme al box posteriore che racchiude le fotocamere.



Al posteriore abbiamo quattro moduli, alcuni presi in prestito dal modello Pro. La principale è la stessa fotocamera da 50MP, ad esempio, con stabilizzazione ottica e sensore Sony IMX766, mentre anche il teleobiettivo ha specifiche identiche con uno zoom ottico da 2x. Cambia il modulo ultra grandangolare, con il sensore che è da soli 16MP ed è meno definito, mentre al posto del microscopio del Pro troviamo un ben più modesto modulo Macro che ha tutta l’aria di essere stato aggiunto più per far numero che per una reale utilità. La fotocamera di Find X3 Neo offre comunque tantissima concretezza nella sua fascia di prezzo, con un teleobiettivo base laddove la concorrenza si ferma all’ibrido o addirittura al digitale. Sulla parte frontale troviamo invece la stessa fotocamera del Pro, da 32MP e obiettivo f/2.4.















OS (al lancio) Android 11 con ColorOS 11.2 Android 11 con ColorOS 11.2
Processore Qualcomm Snapdragon 865 Octa-Core a 2.84GHz Qualcomm Snapdragon 888 Octa-Core a 2.84GHz
RAM 12 GB 12 GB
Display AMOLED 6.55″

Full HD+ (20:9) – 402PPI

90 Hz – HDR10+
AMOLED 6.7″

Quad HD+ (20:9) – 525PPI

1 miliardo di colori

120 Hz – HDR10+
Risoluzione 2400×1080 px 3216×1440 px
Storage (al lancio) 256 GB

Non espandibili
256 GB

Non espandibili
Fotocamera Posteriore

Quad Camera:

– Principale
50MP (Sony IMX766 – f/1.8) OIS


Grandangolare 16MP (f/2.2)

Teleobiettivo 13MP (f/2.4) Zoom 2x (5x ibrido)

– Macro 2MP (f/2.4)

Video 4K UHD @60fps a 10-bit

Quad Camera:

– Principale
50MP (Sony IMX766 – f/1.8) OIS


Grandangolare 50MP (Sony IMX766 – f/2.2)

Teleobiettivo 13MP (f/2.4) Zoom 2x (5x ibrido)

– Microlens 3MP (f/3.0)

Video 4K UHD @60fps a 10-bit

Fotocamera Anteriore 32MP (f/2.4) 32MP (f/2.4)
Extra

5G

Wi-Fi 6

Bluetooth 5.2


NFC

Sensore impronte digitali

5G Dual SIM (con e-SIM)

Wi-Fi 6

Bluetooth 5.2

NFC
Sensore impronte digitali

Certificazione IP-68

Porte USB Type-C USB Type-C
Batteria 4.500 mAh

Ricarica rapida SuperVOOC 2.0 a 65W

Ricarica Inversa a 10W
4.500 mAh

Ricarica rapida SuperVOOC 2.0 a 65W +

Ricarica Wireless AirVOOC a 30W +

Ricarica Inversa a 10W
Dimensioni  159,9 x 72,5 x 7,99 mm  163,6 x 74,0 x 8,26 mm
Peso 184 gr 193 gr


Lo smartphone propone tutte le soluzioni di connettività di altissimo livello che abbiamo già visto sul modello più alto in gamma. Connettività 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, NFC, e il sensore di impronte digitali è integrato sotto il retro della scocca. L’autenticazione è veloce e affidabile nella stragrande maggioranza delle volte, anche con dita bagnate. Manca, sul Neo, la certificazione IP, quindi in ambienti umidi o in presenza di liquidi potrebbe presentare malfunzionamenti che sul Pro non si manifestano. L’unica porta a disposizione dell’utente è una USB Type-C, nella parte inferiore dello smartphone insieme a griglia per speaker e microfono, e slot per le due Nano-SIM installabili contemporaneamente. Non è presente il jack-audio, il bilanciere del volume è sulla sinistra, il tasto di accensione sulla destra.



OPPO Find X3 Neo utilizza il processore Qualcomm Snapdragon 865 5G, una “vecchia” conoscenza della scorsa generazione. Di fatto un processore ancora in grado di dire la sua, che va spesso a braccetto con il nuovissimo Snapdragon 888 in fatto di prestazioni. Il dispositivo viene poi alimentato da una batteria da 4.500mAh che supporta la ricarica rapida a 65W. La velocità di carica è incredibile, e non stiamo usando questo termine a sproposito. Le prime volte non si riesce a credere quanto sia veloce la SuperVOOC 2.0 da 65W sulla batteria dei nuovi device di fascia alta di OPPO: da 0 al 100% in circa 27 minuti, mentre il 50% si raggiunge in soli 10 minuti. Se consideriamo che spesso carichiamo lo smartphone da soglie ben lontane allo 0, non è difficile intuire che nella stragrande maggioranza dei casi si può riportare al 100% di carica il dispositivo in una manciata di minuti.


OPPO Find X3 Neo: prezzi e dotazione

Oppo Find X3 Neo viene proposto ad un prezzo di 799€ nell’unica versione da 12 + 256GB, quindi sensibilmente meno rispetto al modello Pro che viene prezzato 1149€. Il tutto senza obbligare l’utente a grandi rinunce.

  • OPPO Find X3 Neo: 799,90 €


Nella dotazione, inoltre, troviamo tutto il necessario per godere di un’esperienza d’uso al top: pellicola protettiva, auricolari cablati, caricabatterie (enorme) da 65W e manualistica completa. Acquistando il prodotto fino al 30 aprile 2021, inoltre, è possibile vincere Oppo Watch 41mm e gli auricolari TWS OPPO Enco W51. Per partecipare alla campagna promozionale è necessario acquistare i prodotti entro il 30 aprile presso lo stesso punto vendita e registrarsi sul sito ufficiale oppopromo.it, dove trovate tutti i dettagli e le istruzioni dell’iniziativa.

Software ed esperienza d’uso

OPPO Find X3 Neo è meno ricercato sul piano estetico rispetto al modello più costoso della famiglia, tuttavia si presenta come un dispositivo concreto e abbastanza compatto in relazione al suo display. Le forme sono ben proporzionate, lo spessore ridotto, e la fotocamera è posizionata in maniera discreta sul posteriore, anche se sporge un po’. Il design è comunque di qualità e usando questo dispositivo si ha la sensazione di tenere in mano un vero top di gamma blasonato: aiutano anche le finiture, belle alla vista e al tatto, e lo schermo curvo ai lati di qualità pregiata (vedremo in seguito come si è comportato nei nostri test al colorimetro). Anche da acceso Find X3 Neo si mostra come uno smartphone di alto livello.



La ColorOS 11.2 è cresciuta in maniera decisa rispetto a quando ci veniva proposta in Italia con la prima generazione della serie, sia per quanto riguarda lo stile, sia per le proporzioni dei vari elementi della schermata. Non ci sono grandi differenze con il modello Pro sul piano dell’esperienza d’uso, ad eccezione delle dimensioni del display leggermente più compatte sul Neo. Sul piano del software i due smartphone sono identici: troviamo quindi anche qui la Modalità Scura a livello di sistema, il sistema delle gesture per la navigazione nel sistema operativo, la possibilità di scegliere diversi set di icone predefinite (o aggiungere tutti gli “icon pack” che si desidera, come permesso da Android da diversi anni).



L’utente può personalizzare, elemento per elemento, gran parte dell’interfaccia: sono previste infatti le modifiche al tema, allo sfondo, allo stile dell’Always-On Display, alle icone, al layout delle app, e persino allo stile dell’animazione di quando si sblocca il terminale tramite impronta digitale. Si può anche personalizzare la forma delle icone del Centro notifiche, oltre ai colori degli elementi dell’interfaccia utente e al formato o alle dimensioni dei font. Quando si riceve una notifica è possibile inoltre consentire al display di riprodurre un‘animazione che percorre i bordi curvi, visivamente molto gradevole e sicuramente utile. Tre gli effetti a disposizione: viola neon, blu oceano e arancione.



La ColorOS propone “di serie” tutti gli strumenti essenziali per la sua gestione efficace: fra le app preinstallate Clona telefono, Gestione file, un editor / visualizzatore di immagini e video, un’interfaccia per la gestione dei giochi (e delle feature correlate) chiamata Spazio giochi, un Registratore e Gestione telefono, utile ad ottimizzare le varie componenti hardware e software. Scorrendo nella parte sinistra della Home si accede inoltre a Google Discover, proprio come gli smartphone della serie Pixel, con la panoramica della propria giornata, i dati Meteo e le ultime notizie in base ai propri gusti e le proprie esigenze.



Ma come va la personalizzazione grafica di OPPO? Sul piano dell’ottimizzazione siamo a livelli ottimali, ma questo non ci ha sorpreso più di tanto. Sin dall’arrivo del produttore in sul piano delle prestazioni pure la ColorOS si è sempre rivelata ottima sia per quanto riguarda la reattività generale del sistema, sia per la fluidità nello scrolling. Aiutano a offrire una sensazione di fluidità granitica, praticamente sempre, il processore Snapdragon 865 e il display da 90Hz.



Analisi tecnica



Oppo Find X3 Neo utilizza una “vecchia” conoscenza, lo Snapdragon 865 di scorsa generazione che abbiamo apprezzato fino a pochissimi mesi fa. Di fatto è ancora oggi un’ottima piattaforma, per certi versi anche superiore rispetto al più recente Snapdragon 888 che abbiamo visto ad esempio sul modello Pro. Le prestazioni pure non sono poi così distanti, e comunque più che sovrabbondanti per la stragrande maggioranza delle attività di tutti i giorni su smartphone, e i produttori conoscono il vecchio processore da più tempo. Questo si traduce in risultati meno altalenanti nei nostri test, e nell’uso di tutti i giorni Find X3 Neo si è comportato in maniera egregia: veloce, fluido, sempre reattivo, e i 12GB di RAM sono gestiti in maniera ottimale.





Non abbiamo mai assistito a rallentamenti o impuntamenti, per un’esperienza d’uso che può essere tranquillamente accostata a quella offerta da cellulari sensibilmente più costosi. Snapdragon 865 rimane ancora oggi un processore potente sia sul piano della CPU, sia su quello della GPU, e viene assistito da un comparto memorie anch’esso molto performante. Durante le nostre prove non abbiamo mai sentito la necessità di maggiore potenza.


Benchmark

Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.








Display

Il display di OPPO Find X3 Neo non arriva al miliardo di colori come invece avviene con il modello Pro, tuttavia si difende molto bene ad una prima analisi empirica. Nello specifico troviamo un pannello OLED LTPS (non LTPO come il Pro) con bordi curvi e diagonale da 6,55 pollici. La definizione è molto buona, nonostante la risoluzione supportata sia la Full HD+: 2400 i pixel sul lato lungo, 1080 su quello corto, con una densità pari a 400 ppi circa. Si tratta di valori standard, con i singoli pixel che non sono comunque in alcun modo distinguibili a distanze normali. Abbiamo poi la certificazione HDR10+, mentre la frequenza di aggiornamento è di massimo 90Hz.



Un occhio attento può notare una fluidità leggermente inferiore rispetto agli smartphone da 120Hz, tuttavia le differenze sono a nostro avviso irrisorie. Non tutte le app vengono riprodotte a 90Hz, per preservare l’autonomia o per presunti “problemi di compatibilità” secondo il produttore. L’esperienza d’uso è comunque decisamente “smooth”, fluida, anche grazie alla leggerezza della personalizzazione grafica.

Analisi Display

Abbiamo naturalmente analizzato il display di Find X3 Neo al colorimetro, misurando una luminanza massima di 981 nit. Si tratta di un valore ottimale, non il migliore in assoluto nel settore, ma comunque più che sufficiente per vedere bene i contenuti sotto qualsiasi luce ambientale. Il display OLED, come da prassi, può spegnere i pixel per riprodurre il nero, quindi il rapporto di contrasto è elevatissimo e non misurabile e questo migliora ulteriormente la visibilità in ambienti luminosi.


Modalità Vivace




Gamut



Bilanciamento del bianco



Curva di gamma



Fedeltà cromatica (DCI-P3)


Modalità Delicata




Gamut



Bilanciamento del bianco



Curva di gamma



Fedeltà cromatica (sRGB)


Riproduzione HDR




Gamut



Bilanciamento del bianco



Curva di gamma



Fedeltà cromatica (DCI-P3 SMPTE 2084 HDR)


Sono due le modalità previste per il display di OPPO Find X3 Neo, entrambe con punto del bianco personalizzabile. Vivace prende come riferimento lo standard DCI-P3, che di norma è il più esteso su smartphone, mentre Delicata si ferma al triangolo di gamut sRGB. Entrambe sono calibrate in maniera ottimale per quanto concerne la saturazione massima dei colori, mentre di base il punto di bianco mostra una chiara dominante blu, come vuole la moda del momento. Gli utenti possono comunque modificare il bilanciamento cromatico come preferiscono, selezionando in maniera fine la temperatura del bianco dalle Impostazioni. La curva di gamma non è precisissima, e questo influisce un po’ nel DeltaE medio dei colori (prendiamo come riferimento quelli presenti nel Macbeth Color Checker). Nei nostri test abbiamo ottenuto i seguenti risultati, in entrambi i casi abbastanza vicini ai riferimenti:

  • DeltaE medio nella modalità Vivace: 2,7
  • DeltaE medio nella modalità Delicata: 3,7

Ottima anche la qualità nella riproduzione dei contenuti in HDR, con un DeltaE medio che è addirittura migliore rispetto alla calibrazione Vivace di default. L’ottima fedeltà cromatica è dovuta a diversi fattori: triangolo di gamut seguito in maniera abbastanza corretta, punto di bianco molto preciso e curva di gamma perfetta fino al livello del 65% per il bianco. A partire dal 65% la curva viene smorzata rispetto al riferimento, fino ad andare in clipping al 90%. Un comportamento comunque estremamente efficace.

Quello di Find X3 Neo è complessivamente un ottimo display da top di gamma dal punto di vista cromatico, con le misure che hanno solo confermato quanto si può vedere normalmente durante l’uso tradizionale dello smartphone.

Autonomia

OPPO Find X3 Neo non esagera sul fronte della batteria, montando una unità da 4.500mAh che consente di arrivare a sera senza alcun problema. Si tratta di un giusto compromesso fra autonomia e dimensioni / peso, con lo smartphone di OPPO che, nonostante l’ampio display, si fa usare comodamente in ogni circostanza.



Dove ha invece esagerato OPPO è nella ricarica rapida, qui da 65W. Come abbiamo anticipato nella parte iniziale della recensione, nelle prime operazioni di carica non si è semplicemente abituati, con il cellulare che termina la procedura in molto meno tempo rispetto a quanto non ci si aspetta in realtà. Da 0 al 100% l’attesa è di circa mezzora, ma di solito normalmente ci si trova a caricare lo smartphone a livelli intorno al 30 o 40%. Con una ricarica così veloce, insomma, risulta superfluo effettuare l’operazione nelle ore notturne (che comunque viene ottimizzata di default per caricare lentamente la batteria e non danneggiarla nel lungo periodo), ma solo quando serve durante la giornata e si è stabili in un posto per 10 o 20 minuti. Il tempo di una doccia, insomma, e potete ottenere quasi due giorni di carica.


La ColorOS gestisce bene i tempi in idle, e consente all’utente di impostare due modalità di risparmio energetico, fra cui una “Super” decisamente aggressiva capace di raddoppiare l’autonomia offerta normalmente dallo smartphone (da usare in condizioni di emergenza). E’ infine possibile anche modificare le impostazioni di risparmio energetico per ogni singola app, con la possibilità di bloccare ogni operazione quando viene lasciata in background.



Nel nostro test su singola carica OPPO Find X3 Neo ha resistito per circa 870 minuti, un tempo nella media della categoria, in assoluto molto buono. Come abbiamo già detto difficile non arrivare a fine serata con questo smartphone, tuttavia con una ricarica così veloce non è quello l’obiettivo, visto che in pochissimi minuti può essere riportato tranquillamente al 100%.


Fotocamera



Anche per quanto riguarda la fotocamera il modello fa alcune rinunce rispetto al Pro. L’ultra-wide è certamente meno raffinata, e non abbiamo il modulo Microlens che rappresenta una delle caratteristiche esclusive del top di gamma. Tutto sommato, però, la fotocamera del modello “intermedio” della famiglia si fa rispettare, con l’ottimo modulo principale del Pro insieme allo stesso teleobiettivo con zoom 2x, un modulo ultra grandangolare di buona qualità, e infine un (poco utile) modulo Macro da 3MP. Ma vediamo insieme le caratteristiche e come scatta il cellulare.



OPPO Find X3 Neo, caratteristiche della fotocamera

  • Standard
    • Sensore Sony IMX766 da 50 MP
    • Obiettivo f/1.8 OIS
    • Autofocus PDAF omnidirezionale
    • Lunghezza focale 24 mm equivalenti
  • Ultra-wide
    • Sensore da 16 MP
    • Obiettivo f/2.2
    • Campo di visione di 123°
  • Zoom 2x
    • Sensore da 13 MP
    • Obiettivo f/2.4
    • Autofocus PDAF
    • Lunghezza focale 52mm equivalenti
  • Macro
    • Sensore da 3 MP
    • Obiettivo f/3.0
    • Autofocus
  • Video 4K Ultra HD @ 60 fps

Esempi di scatto OPPO Find X3 Neo


Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali



A sinistra il modulo principale, a destra lo zoom 2x ottico



A sinistra lo zoom 5x ibrido, a destra l’ultra grandangolo’



A sinistra il modulo principale con IA, a destra lo zoom 2x ottico con IA



A sinistra il modulo principale, a destra lo zoom 2x ottico



A sinistra lo zoom 5x ibrido, a destra l’ultra grandangolo’



A sinistra il modulo principale, a destra lo zoom 2x ottico, foto in spazi interni



A sinistra il modulo principale, a destra lo zoom 2x ottico, condizioni di luce intermedie



Zoom ibrido 5x, condizioni di luce intermedie



A sinistra il modulo principale, a destra il modulo principale con flash attivo, al buio



A sinistra la modalità notte al buio, a destra il modulo Macro

Tutte le fotocamere di OPPO Find X3 Neo offrono risultati decisamente coerenti fra di loro per quanto riguarda l’aspetto cromatico e la post-produzione. Le fotografie scattate con il modulo principale presentano una maschera di contrasto abbastanza marcata, ma non fastidiosa, che aiuta ad aumentare la percezione dei dettagli raccolti dal sensore. Il risultato è ottimale quando si guardano le foto sullo smartphone, e non solo, con anche i dettagli più fini (le reti nelle nostre foto, o le fronde degli alberi) che vengono rappresentati correttamente, senza artefatti evidenti. Decisamente incisivo e ben gestito è anche lo zoom 2x, uno dei migliori che abbiamo provato su smartphone sia sotto la luce del sole sia in spazi interni nonostante l’assenza della stabilizzazione ottica. Il modulo principale da 50MP è invece stabilizzato, e anche al buio consente di effettuare fotografie con un ottimo livello di dettaglio senza aver bisogno del flash. Aiuta la Modalità Notte che, con una fusione di più foto a lunga esposizione, consente di ottenere un incredibile livello di dettaglio e “creare” la luce anche quando non c’è. Il tutto senza l’effetto “acquerello” tipico di molti altri smartphone concorrenti. In definitiva una fotocamera solida, versatile e concreta, a nostro avviso più capace rispetto a quelle che abbiamo visto su altri smartphone di prezzo simile come Galaxy S21 e Xiaomi Mi 11. Ci hanno convinto meno l’ultra grandangolare (quella di Find X3 Pro è su un altro livello), che comunque sfodera foto più che sfruttabili sui social, e il modulo Macro da 3 MP. Il dispositivo è inoltre dotato di Intelligenza Artificiale, che riconosce la scena e amplifica la resa cromatica per rendere tutto più bello senza necessità di interazione da parte dell’utente.

Considerazioni finali


Da tempo l’opinione generale è che abbia poco senso comprare uno smartphone di fascia alta, perché già nella soglia dei 400€ si possono fare veri e propri affari senza scendere a troppi compromessi. Se da una parte questo è vero, dall’altra smartphone come OPPO Find X3 Neo dimostrano come ancora oggi i device di fascia alta un senso ce l’abbiano eccome.


[HWUVIDEO=”3087″]OPPO Find X3 Neo, il migliore nella sua fascia di prezzo. La recensione[/HWUVIDEO]


Certo è che per avere un senso, gli smartphone di questa fascia di prezzo non devono presentare neanche la minima sbavatura. Su Galaxy S21 abbiamo visto ad esempio l’assenza del teleobiettivo al posteriore, così come abbiamo visto la stessa carenza su Xiaomi Mi 11. Di contro, OPPO Find X3 Neo presenta un ottimo teleobiettivo, con una quad camera al posteriore non solo completa, ma anche di qualità molto elevata. Il device si presenta come lo smartphone più completo nella sua fascia di prezzo, puntando però sul “vecchio” Snapdragon 865. Abbiamo sentito la mancanza del più moderno 888? La risposta è secca: no. Anzi, il vecchio SoC ci è sembrato più freddo rispetto al nuovo chipset di Qualcomm nelle sue prime implementazioni, senza mostrare alcun tentennamento nell’uso quotidiano, neanche con i giochi più pesanti.



Insomma, Find X3 Neo non ha il display del modello Pro, né il pannello ultra-luminoso di Galaxy S21 Ultra, non ha il processore più potente sul mercato e sulla batteria non esagera come ROG Phone 5. Ma al contempo, mediamente offre una qualità elevatissima, proponendo tutto quello di cui l’utente esigente possa aver bisogno: un’estetica sobria e curata, una fotocamera versatile e di grande qualità, un’esperienza utente di altissimo livello, una ricarica assurda (approfondiremo l’argomento in altra sede) e ampie possibilità di personalizzazione. Una mancanza? La certificazione IP-68, certamente, così come l’espandibilità della memoria (ma con 256GB onboard non è poi così necessaria). Non c’è neanche il jack audio da 3.5mm.



Ma a circa 800€ (questo lo street price attuale, al momento in cui scriviamo questo pezzo) OPPO Find X3 Neo è sicuramente uno dei migliori smartphone nella sua fascia di mercato, oggettivamente il più versatile e completo sia per l’utente esigente ed esperto, sia per il meno “geek” che è alla ricerca di uno smartphone bello e riconoscibile.


PRO

  • Display di grande qualità
  • Prestazioni di alto livello
  • Ottimo comparto fotografico
  • Software leggero e ottimizzato
  • Grandi possibilità di personalizzazione
  • Velocità di ricarica impressionante

CONTRO

  • No certificazione IP
  • No jack audio
  • No microSD

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