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martedì, Mar 07

Reddito di cittadinanza: cosa sappiamo su Mia, che lo sostituirà



Da Wired.it :

Per gli occupabili che beneficiano attualmente del reddito di cittadinanza dovrebbe essere dunque possibile presentare domanda per il nuovo sostegno, che dovrebbe però essere meno remunerativo sia del reddito, sia della Mia prevista per le famiglie con persone non occupabili. Anche per queste ultime, la riforma prevede una stretta

L’importo base del sostegno, per i nuclei formati da una sola persona, dovrebbe rimanere identico ai 500 euro mensili previsti dal reddito. Non è invece ancora certa l’entità della somma extra per l’affitto, che con il reddito di cittadinanza arrivava fino a 280 euro al mese e che potrebbe essere abbassata e rimodulata sulla numerosità del nucleo familiare. Per gli occupabili, il sostegno base dovrebbe invece essere ridotto a 375 euro.

Il tetto Isee

A subire una stretta non dovrebbe essere solo l’importo della misura: anche i requisiti Isee richiesti per accedere al beneficio dovrebbero essere ampiamente rivisti. Il tetto per individuare gli aventi diritto alla Mia dovrebbe infatti scendere dai 9360 euro previsti per il reddito di cittadinanza a quota 7200

Secondo le stime del Corriere, questo taglio potrebbe far fuori circa un terzo dei percettori dell’attuale sostegno statale. Questo inciderebbe positivamente sulla cosiddetta scala di equivalenza: l’importo corrisposto aumenterebbe maggiormente rispetto a quanto accaduto finora per ciascun componente del nucleo, e la misura assisterebbe meglio quelli più numerosi.

Per non correre il rischio di censure da parte della Consulta o dell’Unione euroopea, il governo dovrebbe portare il requisito della residenza in Italia dai 10 ai 5 anni, aumentando di poco, in questo senso, la platea dei potenziali beneficiari.

Il ruolo delle agenzie del lavoro

Una volta consegnata telematicamente la domanda, partiranno i controlli incrociati utili al riconoscimento della prestazione e i nuclei familiari senza occupabili saranno indirizzati ai comuni per i percorsi di inclusione sociale. Per gli altri, una condizione per ottenere la Mia dovrebbe essere la sottoscrizione di un patto personalizzato presso un centro per l’impiego.

La novità più corposa dovrebbe riguardare le agenzie private del lavoro, che potrebbero essere coinvolte in questo processo, ottenendo un incentivo per ciascuna persona occupabile alla quale dovessero riuscire a procurare un contratto, anche a termine o part time.

La piattaforma online

Al fine di migliorare l’incrocio tra domanda e domanda di lavoro, il ministero del Lavoro dovrebbe dirigere i lavori utili a realizzare una piattaforma online nazionale a cui gli occupabili dovrebbero obbligatoriamente iscriversi e tramite la quale riceverebbero offerte congrue. Al primo rifiuto, il diritto alla prestazione dovrebbe decadere.



[Fonte Wired.it]