Non è un’operazione nostalgia. La nuova Renault 4 E-Tech Electric non cerca di rifare la R4 del passato: la reinterpreta, la cita con discrezione, ma soprattutto la supera. Se la prima 4L era spartana e geniale, fatta per rispondere a tutto con il minimo, oggi la sua erede è una crossover compatta, elettrica e con soluzioni intelligenti pensate per migliorare la vita a bordo. Del modello originario, l’attuale versione conserva solo ciò che aveva ancora senso tenere: la versatilità, la sobrietà delle forme e alcuni tratti di design che funzionano come omaggi visivi più che repliche nostalgiche.
I richiami del passato
I richiami ci sono, ma con misura: la calandra con profilo illuminato, i fari a pillola, il terzo finestrino posteriore, il tetto piatto, i rostri sui paraurti e alcune nervature sulle portiere che ricordano le protezioni in plastica della storica GTL. Per il resto, siamo nel 2025. E si vede.
Lo si nota soprattutto dentro. L’abitacolo è silenzioso a livelli sorprendenti, grazie a una combinazione di parabrezza acustico, supporti motore a doppio filtraggio e un sistema di isolamento brevettato (smart cocoon) che isola la batteria dall’abitacolo. Una qualità che si apprezza nei viaggi lunghi, ma anche sulle strade cittadine più dissestate e rumorose. I sedili sono comodi, le imbottiture generose, lo spazio per gambe e testa abbondante anche dietro: 16,4 cm per le ginocchia e 85,3 cm sopra la testa, a livello di una Captur.
Non mancano soluzioni furbe: 23 litri di vani portaoggetti interni, un bagagliaio da 420 litri con soglia di carico a soli 61 cm (tra le più basse della categoria), sedile del passeggero anteriore che si abbatte fino a diventare un tavolino e che, insieme allo schienale posteriore ribaltato, permette di caricare oggetti lunghi fino a 2,20 metri. Quanto basta per una libreria Billy o un paio di sci.