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martedì, Mar 03

Riaprono le fabbriche Foxconn, Apple rifiata



Da Wired.it :

La grande azienda cinese che produce gli iPhone è pronta a riaprire i battenti, scongiurando ipotesi disastrose di ritardi di consegna prodotti

Il 75 per cento della produzione di Foxconn – altrimenti nota anche come Hon Hai Precision Industry, da cui la sigla in borsa – è localizzato nella Cina continentale e ha subito un grave contraccolpo dalle misure contenitive del contagio intraprese dal governo cinese. Una larga fetta di dipendenti è rimasta bloccata a casa in quella che si può definire come “quarantena nazionale”, con effetti che certo hanno affossato il business, ma che sono riusciti miracolosamente a invertire i numeri fino alla situazione attuale, piuttosto ottimista.

Seppur con linee produttive con le ultime tecnologie, la forza lavoro rimane la risorsa più preziosa per Foxconn più ancora della catena di fornitura di componenti principali, altrettanto martoriata dalla crisi.

Se la consegna di prodotti già esistenti subirà ritardi, la presentazione di nuovi prodotti potrebbe essere ancora più colpita a partire dal fantomatico iPhone Se 2 alias iPhone 9 che sembrava potesse uscire a sorpresa proprio a marzo 2020, ma sul quale ci si può mettere il cuore in pace. Non sembra invece in pericolo la produzione dei nuovi iPhone per il prossimo autunno.

Sarà un anno delicato per Foxconn e gli altri giganti manifatturieri cinesi. Oltre al coronavirus ci sono infatti anche le elezioni presidenziali americane il cui esito potrebbe complicare ancora di più la situazione, costringendo l’azienda a spostare parte della produzione al di fuori della Cina. “Molto dipenderà dalle elezioni – ha confermato Liu – se Trump sarà rieletto allora l’entità della produzione fuori dai confini potrebbe essere ancora più alta”.

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[Fonte Wired.it]