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lunedì, Mag 15

Riciclo batterie, in Sardegna potrebbe nascere l’impianto più grande d’Europa

da Hardware Upgrade :

Li-Cycle [leader del settore del riciclaggio di batterie agli ioni di litio per il Nord America] e Glencore [una consociata di Glencore plc e uno dei principali produttori, riciclatori e distributori di nichel e cobalto per la produzione di batterie agli ioni di litio] hanno firmato una lettera di intenti per studiare congiuntamente la fattibilit di un centro di riciclaggio e recupero delle componenti delle batterie agli ioni di litio montate sulle auto elettriche.

Il luogo scelto per il polo Portovesme, in Sardegna, dove oggi si trova uno dei complessi di Glencore: operativo dal 1929, si tratta di una fonderia di piombo-zinco con annesso un impianto idrometallurgico.

La decisione basata su un calcolo strategico, che mira a ridurre sensibilmente i tempi di costruzione del polo, potendo contare almeno in parte sulla struttura gi esistente, comprensiva di un accesso al porto, servizi pubblici, apparecchiature di lavorazione dell’impianto idrometallurgico e una forza lavoro esperta.

L’hub di Portovesme sfrutter la tecnologia idrometallurgica all’avanguardia di Li-Cycle e diverr, secondo le intenzioni della joint – venture, il pi grande centro di riciclo a livello Europeo, con una capacit di riciclo [una volta raggiunta la piena potenza] fino a 50.000-70.000 tonnellate di massa nera all’anno [ndr, una polvere che contiene i materiali preziosi che si trovavano all’interno della batteria, ovvero litio, nichel, cobalto e manganese], o l’equivalente di un massimo di 36 GWh/anno di batterie agli ioni di litio.

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Parte della massa nera che verr lavorata a Portovesme verr fornita dalle attivit di Li-Cycle e Glencore in Europa: questa struttura un ennesimo passo verso la chiusura del cerchio delle batterie nel vecchio Continente, assieme a quelli compiuti da Fortum, Volkswagen, Mercedes-Benz, Altium Metals e Hydrovolt.

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Li-Cycle e Glencore avvieranno congiuntamente uno studio di fattibilit per questo progetto entro60 giorni dall’annuncioe prevedono che lo studio verr completato entro un anno. La tappa successiva, salvo cambi di rotta in itinere, l’avvio dello stabilimento a cavallo fra il 2026 e il 2027.

Tim Johnston, co-fondatore e presidente esecutivo di Li-Cycle, ha commentato:

“Il previsto hub di Portovesme un progetto fondamentale per l’industria europea del riciclaggio delle batterie e dovrebbe essere la pi grande fonte di litio riciclato per batterie nel continente. Siamo entusiasti di espandere la nostra partnership strategica globale con Glencore e basarci sugli insegnamenti del Rochester Hub a sostegno della rapida crescita dell’ecosistema delle batterie agli ioni di litio in modo rispettoso dell’ambiente. L’espansione di Li-Cycle in Europa in linea con la nostra strategia di lancio modulare, mentre replichiamo il nostro modello di successo nordamericano, che rispecchia la domanda dei clienti e i contratti commerciali con una rete Spoke di pre-elaborazione strategicamente posizionata e un hub di post-elaborazione centralizzato”.

Kunal Sinha, Global Head of Recycling, Glencore, ha aggiunto:

“Questo progetto, combinato con la nostra impronta esistente nella fornitura primaria e nel riciclaggio dei metalli delle batterie, sostiene la nostra ambizione di diventare il partner di circolarit preferito per l’industria europea delle batterie e dei veicoli elettrici. Questo segna anche un passo significativo nella nostra collaborazione con Li-Cycle, un partner privilegiato nel settore del riciclaggio delle batterie agli ioni di litio. La creazione di un hub attraverso il riutilizzo del nostro sito di Portovesme, che potrebbe diventare il primo asset Glencore a produrre litio per batterie, ci consentir di chiudere davvero il cerchio per i nostri clienti OEM e gigafactory europei in tutti gli aspetti della catena di fornitura. Ridurr i tempi di consegna, taglier le emissioni riducendo al minimo la distanza delle rotte merci e sosterr l’Italia e le ambizioni dell’Europa di essere leader globali nell’economia circolare.”

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