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mercoledì, Gen 05

Riconoscimento facciale, ci sono luoghi che lo stanno rendendo normale



Da Wired.it :

Alla fine del 2020, la Cbp ha implementato sistemi di riconoscimento facciale per i viaggiatori in arrivo in 17 aeroporti. Quest’anno ha aggiunto la tecnologia in 182 aeroporti, che l’agenzia stima coprirà il 99% dei viaggi aerei in entrata negli Stati Uniti. Il programma si fa forte della legislazione approvata sulla scia degli attacchi dell’11 settembre, che richiede controlli d’identità biometrici per chiunque entri o esca dagli Stati Uniti. Il riconoscimento facciale è usato per controllare i viaggiatori internazionali in uscita in 32 aeroporti statunitensi. La Cbp dice di aver elaborato i dati di più di 100 milioni di viaggiatori utilizzando il riconoscimento facciale e di aver impedito a più di 1.000 “impostori” di entrare negli Stati Uniti ai confini aerei e terrestri.

Dal 2018 Delta ha collaborato con Cbp per offrire ai passeggeri internazionali che volano da Atlanta l’opzione di fare il check-in e passare i controlli di sicurezza usando il riconoscimento facciale al posto dei documenti convenzionali. Ranjan Goswami, vicepresidente senior di Delta per l’esperienza clienti, ha detto che il nuovo processo ad Atlanta è “un modello per il futuro“. Il programma è volontario e Delta non salva o memorizza alcun dato biometrico, dice Goswami.

L’interesse della finanza

Anche le società finanziarie stanno mostrando interesse nel riconoscimento facciale per velocizzare i controlli d’identità. Incode, una startup di verifica dell’identità con sede a San Francisco, dice che il suo riconoscimento facciale ha controllato più di 140 milioni di identità nel 2021, circa quattro volte di più rispetto ai tre anni precedenti messi insieme. I clienti dell’azienda includono Hsbc e Citigroup, e recentemente ha raccolto 220 milioni di dollari di finanziamenti da investitori tra cui Jp Morgan.

Caitlin Seeley George, della campagna della no-profit Fight for the Future, trova la diffusione del riconoscimento facciale negli aeroporti e in altre aree della vita quotidiana preoccupante: “Dobbiamo vietare tutto il riconoscimento facciale, perché i danni di questa tecnologia superano di gran lunga qualsiasi beneficio“. George considera gli usi apparentemente benigni o attenti della tecnologia pericolosi perché aiutano a normalizzare la raccolta di dati personali e biometrici che possono essere violati o sfruttati: “Quando facciamo le cose per comodità potremmo non pensare a tutte le ripercussioni“.

Questo articolo è comparso originariamente e in forma completa sull’edizione internazionale di Wired.



[Fonte Wired.it]