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martedì, Gen 21

riconoscimento, forze dell’ordine e privacy


Apriamo la settimana parlando nuovamente di un impiego degli algoritmi di riconoscimento facciale da parte delle autorità per finalità legate a sorveglianza e sicurezza pubblica: sulle pagine del New York Times è comparso un report che fa riferimento a un’azienda fino ad oggi sconosciuta, Clearview AI, fornitrice di uno strumento sviluppato ad hoc a oltre 600 agenzie governative in tutto il mondo.

Clearview AI: riconoscimento facciale per le autorità

Ha sede a New York ed è stata creata da Peter Thiel, già cofondatore di PayPal e finanziatore di Facebook. I suoi algoritmi sono stati istruiti sulla base di un archivio contenente oltre tre miliardi di fotografie e video (sette volte più grande rispetto a quello impiegato da FBI) prelevate da siti e servizi come Facebook, YouTube e Venmo. Tra i punti di forza di questa IA la capacità di abbinare un viso a una persona analizzando un’immagine anche se catturata da angolazioni non ottimali o dall’alto, cosa che spesso avviene con le videocamere dei sistemi di sicurezza.

Stando a quanto reso noto, il software sarebbe in grado di rilevare la corretta identità di una persona nel 75% circa dei casi. Pare inoltre sia già stato impiegato con successo per dare la caccia ai criminali. Il New York Times parla di potenziali rischi per la privacy della collettività poiché non è certo che la tecnologia messa a punto da Clearview AI sia stata sottoposta a test di affidabilità e accuratezza da parte di una realtà indipendente prima di essere resa disponibile ad autorità e forze di polizia. Passaggio smentito però dalla homepage del sito ufficiale dell’azienda.

La tecnologia di ricerca visuale di Clearview è stata sottoposta a test indipendenti per l’accuratezza e la sua conformità legale valutata da autorità riconosciute a livello internazionale. Ha soddisfatto gli standard più elevati in fatto di performance sotto ogni aspetto.

Il portale descrive inoltre il prodotto come “una tecnologia utile per risolvere i crimini più complessi”. Riportiamo di seguito in forma tradotta la missione dichiarata.

Clieaview è un nuovo strumento di ricerca impiegato dalle forze dell’ordine per identificare i responsabili e le vittime dei crimini. La tecnologia ha aiutato le autorità a individuare centinaia di persone colpevoli di reati che includono pedofilia, terrorismo e traffico sessuale. È stata anche utilizzata per aiutare a scagionare innocenti e identificare vittime di abusi su minori o frodi finanziarie. Utilizzando Clearview, le forze dell’ordine sono in grado di catturare i criminali più pericolosi, risolvendo i casi irrisolti più difficili e rendendo le comunità più sicure, specialmente in relazione ai più vulnerabili tra noi.

Non è ovviamente dato a sapere quali siano le oltre 600 realtà di tutto il mondo che già impiegano il sistema. Considerando il numero, immaginiamo ad ogni modo si tratti di autorità e forze dell’ordine distribuite a livello globale e non circoscritte al territorio americano.



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