Il termine “rimbambimento da web”, noto anche come “brain rot”, è stato scelto come parola sintesi dell’anno dall’Oxford English Dictionary. Questo termine, che indica i pericoli per chi passa troppo tempo a scrollare i social media, ha primeggiato su altre candidate come “demure” e “romantasy”. “Brain rot” è diventato popolare tra i giovani per descrivere il deterioramento mentale causato dalla saturazione di contenuti irrilevanti online. L’uso di questa espressione è aumentato del 230% nel 2024, segno della rapida evoluzione del linguaggio sui social media.
La selezione della Parola dell’Anno di Oxford si basa su prove d’uso tratte da un vasto database di parole. Questa iniziativa mira a riflettere sulle tendenze linguistiche e sui temi che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso. Il concorso è iniziato 20 anni fa con la scelta del termine “chav”, per poi consacrare parole come “podcast”, “selfie” e “post-truth”.
Come di consueto, il pubblico è stato coinvolto nella selezione della Parola dell’Anno, che è stata poi ratificata da un team di esperti. Scegliere la parola simbolo di un intero anno è un compito impegnativo e delicato, che richiede sia l’analisi dei dati linguistici che il confronto con le tendenze culturali. Il termine “brain rot” è stato quindi scelto con attenzione, a seguito di un processo di valutazione che ha coinvolto migliaia di persone.
In conclusione, “brain rot” si è affermato come la parola simbolo del 2024, testimoniando l’importanza delle questioni legate all’uso e all’abuso dei social media nella nostra società contemporanea. Questa scelta riflette la continua evoluzione del linguaggio e il suo adattamento alle nuove realtà digitali.
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