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martedì, Giu 01

Ristoranti in zona gialla, come funzionano le riaperture



Da Wired.it :

Resta il limite dei quattro commensali per tavolo, se non fanno parte dello stesso nucleo familiare, mentre puà riprendere il servizio al chiuso

Ristorante a Venezia (foto di Giuseppe Cottini/NurPhoto via Getty Images)
Ristorante a Venezia (foto di Giuseppe Cottini/NurPhoto via Getty Images)

Tutta Italia è in zona gialla dal 31 maggio, tranne Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna in zona bianca, e per le 17 regioni coinvolte sono in vigore dall’1 giugno le nuove regole del decreto Riaperture bis, che riguardano soprattutto le attività e le norme di comportamento in ristoranti, bar, stadi e palazzetti dello sport. Nell’indicare le attuazioni pratiche, il decreto legge 65 rimanda alle linee guida della Conferenza delle Regioni per la ripresa delle attività economiche e sociali, che indica con dovizia di particolari numerosi dettagli sulle norme di pulizia e servizio.

Le maggiori novità riguardano ristoranti e bar, che potranno effettuare il servizio al tavolo e al banco anche al chiuso, fino alle 23 per la settimana dal 31 maggio al 6 giugno e fino a mezzanotte dal 7 giugno in poi (così si sposta l’orario del coprifuoco, che termina alle 5). Alcune disposizioni chiedono ai ristoranti di mantenere almeno un metro di distanza fra i tavoli (due metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), predisporre metodi di igienizzazione in ogni area del locale, mantenere porte e finestre aperte per il ricambio dell’aria, favorire l’uso degli spazi all’aperto, adottare le misure necessarie per evitare assembramenti in entrata e in uscita, definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria.

Sebbene non esplicitamente citato, rimane poi limite dei quattro commensali non conviventi allo stesso tavolo, su cui era nato un giallo poi chiarito dal ministro della Salute. Il decreto Riaperture bis si richiama al primo decreto Riaperture (numero 52 del 22 aprile), che a sua volta fa riferimento al decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 2 marzo. Questo istituiva il limite dei quattro commensali, purché non conviventi, per evitare ritrovi conviviali e banchetti, a lungo contingentati se non vietati per tutta la durata della pandemia. Così solo le persone che abitano sotto lo stesso tetto e compongono un nucleo familiare potranno continuare a mangiare insieme anche al ristorante, anche se sono più di quattro.

Le linee guida raccomandano inoltre l’accesso su prenotazione e di mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per 14 giorni, lasciando naturalmente la possibilità agli avventori di presentarsi senza preavviso. Nei bar si potrà consumare al bancone, con la distanza di un metro tra i presenti, mentre i buffet dovranno essere serviti dal personale, che dovrà continuare a indossare i dispositivi di protezione individuale. Gli ospiti di banchetti per cerimonie (come matrimoni, battesimi, comunioni e simili) dovranno sempre esibire il green pass, ossia il certificato di vaccinazione, guarigione o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedent, anche nelle regioni bianche. Sempre in zona gialla, stadi e palazzetti dello sport possono riaprire al pubblico, ma in misura non superiore al 25% della capienza massima, con posti preassegnati e comunque non oltre i mille spettatori all’aperto dall’1 giugno e 500 al chiuso, solo dall’1 luglio.





[Fonte Wired.it]