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mercoledì, Mar 22

Riyad, com’è partire per una meta misteriosa e ritrovarsi nella capitale saudita



Da Wired.it :

Anche l’ansia da partenza verso lidi sconosciuti, soprattutto il terrore di aver sbagliato le previsioni del tempo (cioè cosa mettere in valigia), si mitiga in un’esperienza comunitaria che mette insieme un pubblico variegato di giovanissime TikToker, Youtuber e travel blogger navigati, coppiettine affiatatissime, intere famiglie con bambini e pupazzi dei Pokémon, perfetti sconosciuti (e qualche sparuto, reliquiario giornalista). Tutti accumunati dal mistero della destinazione, anche se i più acuti avevano già ipotizzato con buona dose di approssimazione: dopotutto negli ultimi anni Wizz Air, dopo l’inaugurazione a Dubai l’anno scorso, sta spostando la sua espansione verso il Medio Oriente

È così che, cinque ore abbondanti dopo, l’improbabile gruppo di italiani allo sbaraglio approda a Riyad, con grande scorno di una giovanissima-Tiktoker™ la quale pubblica un POV – si dice così – in lacrime perché voleva sbarcare a Dubai (risultato delle lacrime: hype alle stelle). Nonostante ipotesi e previsioni, la città capitale dell’Arabia Saudita si rivela per la maggior parte dei viaggiatori una sorpresa quasi straniante e l’inizio di un viaggio di cinque giorni in un mondo fuori dal mondo, che mette alla prova preconcetti, disponibilità allo stupore e digeribilità dell’hummus. In ogni caso, una vera occasione per scoprire una meta che molti di noi di propria iniziativa non avrebbero esplorato, una specie di “cosa divertente che non farò (forse) mai più” alla David Foster Wallace.

Il paese dei contrasti

Riyad è la più grande città della Penisola araba e la più popolosa del paese, con 7,6 milioni di abitanti e circa 5 milioni di turisti che la visitano ogni anno. In realtà è una specie di spazio metafisico esploso, con le sue dimensioni tentacolari, le sue strutture fuori dal tempo e le sue mille sfumature di ocra che si espandono fino al cielo, costantemente velato da una coltre di sabbia. In rapida successione qui si alternano monumenti storici che parlano di un passato glorioso anche se piuttosto recente, come il distretto di At-Turaif, sede del primo stato saudita alla fine dell’Ottocento e ora tra i patrimoni culturali dell’Unesco, o la Fortezza Masmak nella parte più vecchia della città, dove si ricostruiscono le varie traversie dell’unificazione araba; e skyline modernissimi, dove nuovi grattacieli si contendono continuamente il primato in altezza, come l’Al Faisaliyah Tower, disegnata da Brian Clarke in collaborazione con Norman Foster, con la sua caratteristica cuspide interrotta da un globo riflettente, o il Kingdow Center, torre più alta del paese. 



[Fonte Wired.it]