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Romania, chi è George Simion, il candidato trumpiano e filorusso che ha stravinto il primo turno delle elezioni in Romania

da | Mag 6, 2025 | Tecnologia


George Simion, il nazionalista anti-UE, ha dominato il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania. Il leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur) ha ottenuto oltre il 40% dei voti domenica 4 maggio, distanziando nettamente gli sfidanti moderati. Questo voto rappresenta la seconda tornata elettorale in meno di sei mesi nel paese, dopo che le precedenti elezioni del novembre 2024 furono annullate dalla Corte Costituzionale. In quell’occasione, il candidato ultranazionalista Călin Georgescu, figura apertamente filorussa, aveva vinto a sorpresa il primo turno, ma la consultazione venne invalidata per presunte interferenze straniere e irregolarità nei finanziamenti elettorali. La decisione aveva gettato il paese nella sua più grave crisi politica dal 1989, anno della caduta del regime comunista di Nicolae Ceaușescu. Ma la partita non si è ancora conclusa: ora il trentottenne Simion dovrà affrontare al ballottaggio del 18 maggio il sindaco di Bucarest Nicușor Dan, esponente dell’area liberale, in un voto tutt’altro che scontato.

Chi è George Simion

George Simion, nato nel 1986, è oggi la figura più controversa della politica romena. Fondatore dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur), partito nazionalista creato nel 2019, ha costruito la sua carriera politica su posizioni euroscettiche e anti-Nato. Prima di entrare in parlamento, era noto principalmente come attivista per la riunificazione della Romania con la Moldavia, causa che gli è costata il divieto di ingresso in entrambi i paesi vicini, Moldavia e Ucraina. Divenuto noto per le sue posizioni radicali, Simion ha avuto un’ascesa politica rapidissima: alle elezioni europee del 2019 ottenne solo l’1,3% dei voti, ma già nel 2020 il suo partito conquistò il 9% alle parlamentari, per poi raddoppiare al 18% nelle elezioni del 2024.

Questa ascesa vertiginosa si spiega in parte con l’abilità di intercettare il malcontento popolare in un paese dove il reddito medio è circa un terzo della media Ue, il costo della vita è aumentato significativamente, e quasi un quinto della forza lavoro è emigrata alla ricerca di migliori opportunità. Oltre a questo, l’elemento più significativo della sua ascesa è stata la strategia comunicativa, basata principalmente sui social media, in particolare TikTok, dove – proprio come l’escluso della precedente tornata, Călin Geogescu – ha costruito un seguito considerevole tra i giovani elettori.

La sua retorica politica combina elementi nazionalisti, anti-establishment e conservatori. Simion ha più volte definito il suo partito “trumpiano” e allineato ideologicamente al movimento Maga. Nel gennaio 2025 è stato eletto vicepresidente del Partito dei conservatori e riformisti ruropei (Ecr), lo stesso gruppo politico di cui fa parte Fratelli d’Italia. Particolarmente significativo è anche il suo rapporto con Georgescu, il candidato estremista escluso dalle nuove elezioni: Simion lo ha sostenuto pubblicamente, presentandosi insieme a lui al seggio elettorale domenica 4 maggio, e ha promesso di nominarlo primo ministro in caso di vittoria.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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