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martedì, Feb 28

Ryzen 9 7950X3D, il top di gamma con 3D V-Cache portato a 5,9 GHz

da Hardware Upgrade :

Con l’arrivo dei nuovi processori Zen 4 con 3D V-Cache, che a differenza della prima iterazione adesso offrono qualche opzione d’intervento in più (qui maggiori dettagli), non sono tardati ad arrivare i primi overclock di un certo rilievo. Nel caso specifico, l’overclocker e youtuber SkatterBencher è riuscito a portare il nuovo top di gamma Ryzen 9 7950X3D a 5,9 GHz.

Per riuscire nell’impresa è stata impiegata ovviamente una configurazione di fascia alta. In particolare, la CPU era installata su una scheda madre ASUS ROG Crossair X670E Extreme insieme a 32 GB di memoria RAM G.Skill TridentZ DDR5-6400. La memoria di sistema, però, è stata impostata a 6000 MHz per una maggiore stabilità.

Per il raffreddamento, invece, è stato utilizzato un circuito a liquido personalizzato con un waterblock EK Quantum Velocity2 e un radiatore da 360 mm. Per effettuare l’overclock sono stati utilizzati tre diversi metodi e i risultati sono stati poi confrontati con quelli stock, naturalmente registrati con la medesima configurazione.

I tre metodi utilizzati sono: configurazione di PBO 2 con profilo EXPO, uso del PBO Curve Optimizer con configurazione manuale e l’uso di PBO con ECLK. Nel primo caso il test è stato abbastanza rapido, in quanto i parametri vengono impostati automaticamente, ma è anche quello che ha restituito il guadagno minore.

L’utilizzo del PBO con Curve Optimizer, invece, è stato quello che ha richiesto più tempo in quanto in seguito a una configurazione per tutti i core, si va poi a procedere manualmente per ogni singolo core fino a trovare il punto di instabilità individuale. Così facendo, l’overclocker è riuscito a spingere al massimo il CCD che non ospita la 3D V-Cache portando il clock massimo a ben 5,9 GHz.

La prova con PBO e intervento su ECLK ha portato a risultati più vicini al secondo metodo, ma comunque meno importanti. Tuttavia, il creator ha confermato che la presenza della 3D V-Cache limita sensibilmente le capacità di overclock e influisce sulla strategia per realizzarlo.

A ogni modo, però, come si evince dalla tabella condivisa, la scelta di AMD di concentrare la cache aggiuntiva in uno solo dei CCD ha consentito di sfruttare al meglio le performance dell’altro e ottenere miglioramenti, in alcuni casi, superiori al 10%.

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