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venerdì, Set 06

San Francisco ha dichiarato la lobby pro-armi Nra un gruppo terroristico


L’organo legislativo della città californiana ha approvato una risoluzione che equipara legalmente la lobby nordamericana delle armi al terrorismo

Wayne LaPierre, attivista per l’utilizzo delle armi e amministratore delegato della Nra (foto: Daniel Acker/Bloomberg via Getty Images)

Chi sono i terroristi: coloro che organizzano attentati sanguinosi, o chi fa lobby per aumentare la vendita, la diffusione e l’utilizzo delle armi da fuoco? Per la città di San Francisco, entrambi. In una decisione senza precedenti il San Francisco Board of Supervisor, l’organo legislativo della città californiana che fa da centro nevralgico della Silicon Valley, ha dichiarato all’unanimità la National Rifle Association– la potente lobby americana delle armi, con entrature a ogni livello della politica statunitense – un gruppo terroristica.

Come sottolinea il New York Times, la risoluzione non avrà nessun effetto pratico: è però un segnale del fatto che i cittadini degli Stati Uniti oggi vedono le armi in modo diverso rispetto al passato e sarebbero statisticamente più favorevoli a promuovere eventuali restrizioni nel loro uso.

Le motivazioni della decisione

La proposta di dichiarare la Nra un gruppo con fini terroristici era stata avanzata dalla politica locale Catherine Stefani il 30 luglio, due giorni dopo l’ennesima sparatoria di massa nel paese. In quell’occasione, un uomo aveva fatto fuoco sulla folla a una sagra a Gilroy, in California, uccidendo tre persone e ferendone 12. Da allora, si sono contate altre tre tragedie simili sul suolo americano.

Stefani aveva giustificato la sua mossa dicendo che la Nra cerca di limitare la ricerca sulla violenza legata all’uso delle armi e fa lobby per evitare che venga imposta qualsiasi tipo di restrizione a loro utilizzo (che, negli Stati Uniti è riconosciuto e regolamentato dal secondo emendamento). “La Nra esiste per fare propaganda a favore delle armi e mettere le armi nelle mani delle persone. Nessuno più di loro alimenta le sparatorie”, aveva detto la legislatrice.

In un comunicato stampa, la politica del Board of Supervisors ha poi ripreso la definizione di attività terroristica elaborata dal Dipartimento di giustizia, secondo la quale tale si può definire qualsiasi utilizzo, addestramento all’utilizzo e finanziamento di armi e oggetti che possono mettere in pericolo la sicurezza degli individui.

La risposta della Nra

La lobby delle armi ha definito la risoluzione un “attacco sconsiderato a un’associazione che rispetta la legge, ai suoi membri e alle libertà che promuove”, che peraltro a suo dire non risolve l’epidemia di violenza di cui è vittima il paese. Epidemia di cui, ovviamente, la lobby non si considera responsabile.

Secondo la Nra, il comune di San Francisco dovrebbe vergognarsi perché l’esistenza stessa del gruppo sarebbe frutto del volere della società americana. L’Nra, per l’occasione, ha anche lanciato una campagna social in cui ha invitato i suoi membri a farsi avanti e dimostrare il loro supporto con l’hashtag #IamTheNRA.

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