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mercoledì, Feb 05

Sanremo 2020, i momenti migliori della prima (lunga) serata in gif


Padre Fiorello e la “tastiera” degli Eugenio in Via di Gioia, lo schiaffo di Achille Lauro a Boss Doms e il quasi-scivolone di Al Bano. Il Festival è tornato e con lui l’immancabile best of di Wired in pillole animate

(Foto: Daniele Venturelli/Getty Images )

Finalmente il Festival della canzone italiana è partito. Messe da parte le polemiche, anche noi ci siamo concentrati sui lunghissimi – a volte interminabili – 232 minuti della prima puntata e sui (pochi) momenti che ci hanno fatto sussultare. In generale, Amadeus ha retto abbastanza l’impatto dell’esordio, Fiorello è stato il battitore libero che conosciamo. Rula Jebreal e Diletta Leotta hanno portato sul palco due modi diversi di essere donna, mentre Tiziano Ferro ha cantato e ha pianto. Qui gli istanti migliori, che, forse, ricorderemo.

Tutti si aspettano Amadeus, invece arriva Padre Fiorello, osannato e baciato più del Papa (o più di The New Pope).

Poi, sì, fa il suo ingresso quello che dovrebbe essere il padrone di casa, Amadeus, e accende gli ologrammi in stile Tron.

Nuove proposte: gli Eugenio in Via di Gioia e la loro idea di suonare “la tastiera”.

Achille Lauro porta un affresco di Giotto sul palco dell’Ariston: Storie di San Francesco. Semplicemente lui.

E poi, schiaffeggia il socio Boss Doms.

Al Bano e Romina Power, la coppia della felicità e l’instabilità del primo.

“Dirige l’orchestra: il Maestro Peppe Vessicchio”.

Applausi per l’idea de Le Vibrazioni di tradurre la canzone nella lingua dei segni.

I bei tempi in cui Fiorello e Amadeus imitavano Sandy Marton in People From Ibiza

Raphael Gualazzi si porta dietro l’orchestrina jazz e fa bene, nonostante il rischio di chiudere gli occhi fosse dietro l’angolo.

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