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giovedì, Mar 04

Sanremo 2021, le citazioni nerd del brano di Willie Peyote



Da Wired.it :

Ma dire mai (la locura) è la canzone più wired di questo Festival in stato di emergenza. A partire dal titolo, che celebra la fuoriserie Boris. Vincerà? Mai dire mai, appunto

(Foto: Chiara Mirelli)

È la canzone più wired di questo Festival in modalità emergenza, svuotato dai protocolli di sicurezza, bistrattoto dal calcio in prima serata che fa concorrenza, capovolto con lo share tradizionale al ribasso e le interazioni social dei giovani al rialzo. Mai dire mai (la locura) di Willie Peyote, quota rap del Sanremo venti-ventuno, ha fatto il suo debutto sul palco dell’Ariston ieri nella seconda serata, conquistando una giuria demoscopica imprevedibile e piazzandosi al nono posto della prima classifica generale.

La sua forza secondo noi: intanto è uno dei pochissimi brani realmente ancorati all’oggi; iper contemporaneo e figlio del lockdown, racconta con rabbia e ironia il mondo dello spettacolo, quindi dei teatri e degli stadi, ai tempi della pandemia. E poi, è colmo di citazioni nerd, il nostro pane quotidiano. A partire dalla locura del titolo. Anzi, a partire dal nome d’arte dello stesso autore: Guglielmo Bruno l’ha scelto unendo Willie, un riferimento al suo vero nome, Wile E. Coyote, il famoso personaggio dei Looney Tunes che dà la caccia a Beep Beep, e il peyote, la pianta allucinogena proveniente dall’America settentrionale.

Si diceva della locura nel titolo del pezzo in gara: è un elogio a Boris, fuoriserie italiana unica nel suo genere, che, grazie agli dei della comedy, sta per tornare: i nuovi episodi sono una certezza del palinsesto di Star (Disney+). Intanto, l’artista di Torino la celebra pescando da uno dei monologhi più geniali recitato dall’attore superlativo Valerio Aprea nell’ultima puntata della terza stagione: “È la locura, René, è la c***o di locura: se la acchiappi, hai vinto”. È la follia, è il quid che serve per risollevare le sorti di Occhi del cuore, la fiction nella fiction.


Anche le prime parole del testo della canzone vengono da qui: “Questa è l’Italia del futuro, un paese di musichette mentre fuori c’è la morte”. Willie Peyote le prende paro paro. Subito poi, cita gli X-men (“tutti ’sti rapper c’hanno la band / Anche quando parlano l’autotune, tutti in costume come gli X-men”), i supereroi mutanti della Marvel Comics ideati da Stan Lee e dal disegnatore Jack Kirby nel 1963, con le loro tute colorate aderenti, divenuti protagonisti di cartoni animati, serie, videogiochi e numerosi film di successo; uno su tutti: Wolverine. 

Il brano prosegue facendo slalom tra i balletti per spopolare su TikTok e gli stream per volare su Spotify (che tanto i dischi non si vendono più), tra l’hype e l’autotune che ci rendono schiavi e gli exit poll che non dovrebbero stupirci più.

“La canzone”, spiega l’artista, “parla di come ci siamo ormai abituati a mettere al primo posto il mero intrattenimento, in tutti i campi, dall’arte e alla cultura, passando per lo sport e arrivando anche alla politica. Avere un personaggio che funziona è più importante che avere talento, avere il consenso è più importante che avere un programma, far parlare di sé è più importante che avere qualcosa da dire. Anche in pandemia the show must go onquindi si gioca lo stesso anche con gli stadi vuoti, teatri chiusi e concerti annullati, ma con gli streaming e i talent show la giostra sembra continuare a girare”.

Il testo integrale:
“Questa è l’Italia del futuro, un paese di musichette mentre fuori c’è la morte”
Ora che sanno che questo è il trend tutti ‘sti rapper c’hanno la band
Anche quando parlano l’autotune, tutti in costume come gli X- men
Gridi allo scandalo, sembrano Marilyn Manson nel 2020
Nuovi punk vecchi adolescenti, tingo i capelli e sto al passo coi tempi
C’è il coatto che parla alla pancia ma l’intellettuale è più snob
In base al tuo pubblico scegliti un bel personaggio, l’Italia è una grande sit-com
Sta roba che cinque anni fa era già vecchia ora sembra avanguardia e la chiamano It-pop
Le major ti fanno un contratto se azzecchi il balletto e fai boom su Tik-tok
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai
Ora che sanno che questo è il trend tutti che vendono il culo a un brand
Tutti ‘sti bomber non fanno goal ma tanto ora conta se fanno il cash
Pompano il trash in nome del LOL e poi vi stupite degli Exit poll?
Vince la merda se a forza di ridere riesce a sembrare credibileCosa ci vuole a decidere “tutta ‘sta roba c’ha rotto i coglioni?”
Questi piazzisti, impostori e cialtroni a me fanno schifo ‘sti cazzi i milioni
“le brutte intenzioni…” che succede? Mi sono sbagliato
Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
(Mai dire mai) non so se mi piego non so se mi spezzo
(Mai dire mai) non so se mi spiego, dipende dal prezzo
(Mai dire mai) lo chiami futuro ma è solo progresso
(Mai dire mai) sembra il Medioevo più smart e più fashion
(Mai dire mai) se è vero che il fine giustifica il mezzo
(Mai dire mai) non dico il buongusto ma almeno il buonsenso
(Mai dire mai) ho visto di meglio, ho fatto di peggio
(Mai dire mai) ecco, tu dì un’altra palla se riesco palleggio
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai

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[Fonte Wired.it]