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sabato, Mar 06

Sanremo 2021, quarta puntata: come si rivoluziona una classifica



Da Wired.it :

Abbiamo fatto il nostro dovere. Abbiamo votato. E sul podio abbiamo messo Colapesce e Dimartino, Madame e Willie Peyote. È andata così

È andata così. Provati dalla puntata precedente, scoraggiati dall’idea di dover andare avanti fino alle 2.45, abbiamo votato fino a quando la lucidità non ci ha abbandonato. Poi, sfatti, ci siamo trascinati fuori dalla sala stampa del Casinò. E con l’aria fresca della notte sanremese abbiamo riordinato ricordi e giudizi della serata. Molte, ma molte ore fa, cioè cinque abbondanti, si è entrati subito dritti nella gara, dopo la proclamazione del trentenne Gaudiano vincitore delle Nuove Proposte, Wrongonyou del Premio della Critica Mia Martini e Davide Shorty del Premio Lucio Dalla. Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti c’era, vero? Sì, c’era.

Dunque, si diceva che, con un nitido, più che nitido senso di responsabilità, abbiamo ascoltato le prime esibizioni e dato i primi voti, da uno a dieci, rispettando le nuove regole, non quelle di Zlatan Ibrahimović: ci si deve esprimere su tutti e 26 gli artisti, si può dare il punteggio massimo solo a quattro di loro, così come il minimo, altrimenti il sistema si blocca. Bene. Abbiamo rotto il ghiaccio con Annalisa, Aiello, i Måneskin e Noemi. Ci abbiamo preso gusto con Orietta Berti e Colapesce e Dimartino (e la pattinatrice Paola Fraschini, sei volte campionessa del mondo della specialità Solo Dance, che fa molto Madonna nel video di Sorry).

Colapesce e Dimartino (Foto: Jacopo M. Raule/Getty Images)

Nei ricordi successivi si confondono le esibizioni di altri big, tra cui Max Gazzè in versione Salvador Dalí e Willie Peyote che spacca, ai siparietti di Amadeus e Fiorello, Amadeus e il bomber del Milan (o forse sono addirittura quelli delle sere precedenti?). Fino al nuovo quadro di Achille Lauro, che nonostante cominci a stancare con il suo prendersi troppo sul serio, la provocazione sempre-e-comunque, si salva in corner facendo Rolls Royce featuring “Ciuri”. E poi, ancora performance da votare: alcune lunari e altre solari, alcune tradizionalmente sanremesi e altre contemporaneamente radiofoniche: Arisa e La Rappresentante di Lista, Fasma e Madame… Sullo sfondo resta Barbara Palombelli, giornalista, presentatrice ed editorialista, alla sua prima volta al Festival nei panni di co-conduttrice. 

Fiorello e Achille Lauro (Foto: Jacopo Raule / Daniele Venturelli/Getty Images)

Altri flashback: Irama sempre registrato (per la ragione arcinota, ma per chi fosse stato su Marte fino a oggi: non può esibirsi perché due dei suoi collaboratori sono risultati positivi al tampone molecolare; invece di squalificarlo, in accordo con le case discografiche e gli artisti tutti, gareggia non live); Francesco Renga costretto al bis per problemi tecnici; le stonate di Random e il nostro sollievo dopo la sua esibizione, anche perché l’ultima della serata.

Se avessimo dovuto dare i voti anche agli ospiti di provato assortimento, Mahmood, vincitore dell’edizione 2019, con il suo medley si sarebbe meritato dieci (con lode); per usare le parole di Fiorello: “È già mixato, già avanti, pronto per il Festival di Sanremo 2030”. Ad Alessandra Amoroso, che ha portato il brano Pezzo di cuore con l’amica Emma Marrone, un sette pieno; all’attrice Matilde Gioli, a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, idem; al gruppo folk dei Bottari di Portico insieme al maestro Enzo Avitabile per l’omaggio a Renato Carosone, otto, anche nove.

Irama (foto: da fotogramma)

È andata così.
1) Colapesce e Dimartino
2) Måneskin
3) Willie Peyote
4) La Rappresentante di Lista
5) Ermal Meta
6) Noemi
7) Arisa
8) Irama
9) Malika Ayane
10) Madame
11) Francesca Michielin e Fedez
12) Orietta Berti
13) Coma_Cose
14) Max Gazzè
15) Lo Stato Sociale
16) Fulminacci
17) Annalisa
18) Extraliscio con Davide Toffolo
19) Ghemon
20) Gaia
21) Fasma
22) Francesco Renga
23) Bugo
24) Gio Evan
25) Aiello
26) Random

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[Fonte Wired.it]