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Scarabeo giapponese, l’identikit del vorace insetto che sta invadendo Piemonte e Lombardia provocando danni ambientali ed economici

da | Lug 3, 2025 | Tecnologia


Lo scarabeo giapponese sta creando danni significativi specialmente in Lombardia e Piemonte, regioni in cui sono stati attivati dei piani di contenimento. Questo insetto, il cui nome ufficiale è Popillia japonica, infatti, rappresenta da tempo una seria minaccia per l’Europa, in quanto essendo altamente invasivo e molto vorace causa ingenti perdite economiche e danni ambientali. Ecco di che insetto si tratta, da dove viene e quali sono i rischi della sua diffusione.

Lo scarabeo giapponese

Originario del Giappone e della Russia orientale, è stato introdotto accidentalmente negli Stati Uniti e Canada all’inizio del 20esimo secolo, mentre nell’Europa continentale è stato segnalato per la prima volta durante l’estate del 2014, complici la siccità e le alte temperature dovute ai cambiamenti climatici. In Italia i primi focolai sono stati registrati tra Piemonte e Lombardia nell’area del Parco del Ticino. Dato che lo scarabeo giapponese può volare anche fino a 8 km di distanza e che la maggior attività di volo si verifica nelle giornate soleggiate con una temperatura tra 29 e i 35 gradi, “la velocità di espansione dell’area infestata lombarda si è attestata intorno ai 10 km all’anno, sebbene solo sporadici esemplari siano in grado di raggiungere le massime distanze”, riferiscono dalla Regione Lombardia.

Come riconoscerlo

Gli adulti dello scarabeo giapponese hanno un corpo ovale, lungo 8-11 mm e largo 5-7 mm, di colore verde metallizzato brillante ricoperto parzialmente da ali di color bronzo ramato e ciuffi di peli bianchi ai lati dell’addome che consentono di distinguerlo più facilmente da altri coleotteri presenti negli stessi ambienti, come per esempio Phyllopertha horticola (maggiolino degli orti), la specie più affine per forma e dimensioni ma che predilige gli ambienti montani. Si tratta inoltre, di un insetto gregario che può essere, quindi, ritrovato in gruppi numerosi.

Danni ambientali ed economici

Sebbene sia innocuo per gli esseri umani, lo scarabeo giapponese può invece causare ingenti danni all’ambiente e all’economia. Dato che è un insetto polifago, ossia può cibarsi di numerose specie vegetali danneggia molte piante anche irreversibilmente. In particolare, gli esemplari adulti si nutrono di foglie, fiori e frutti di oltre 300 specie, tra cui alberi da frutto (come il ciliegio), colture di mais e soia, vite, piante ornamentali e selvatiche, mentre e larve si cibano delle radici soprattutto di graminacee. “I danni a carico delle foglie rappresentano senza dubbio il sintomo più evidente della presenza di P. japonica”, spiegano gli esperti. “Quando la densità della popolazione dell’insetto è elevata, le foglie risultano scheletrizzate con la sola venatura centrale ancora integra, mentre fiori e frutti vengono quasi completamente distrutti. Le foglie così colpite imbruniscono e cadono o rimangono attaccate alla pianta”. Le larve, invece, sono responsabili dell’ingiallimento e del dissecamento dei manti erbosi e dei pascoli.

Contenimento e prevenzione

Inserito nel 2019 dall’Unione europea tra gli organismi da quarantena prioritari, per prevenire la diffusione dello scarabeo giapponese sono state messe in atto numerose azioni tra cui monitoraggi larvali mediante carotaggi, trappolaggi e trattamenti sia con prodotti chimici che biologici. Ad esempio, fa sapere la Regione Piemonte, a partire da fine maggio sono state posizionate 1200 trappole “attract and kill” con forma a ombrello con una rete impregnata di insetticida che attirano l’insetto con esche specifiche e lo eliminano. Secondo le indicazioni riportare sul sito della Regione Lombardia, in caso di avvistamento isolato dello scarabeo giapponese è necessario raccoglierlo e farlo cadere in un secchiello con acqua e sapone, mentre “l’utilizzo di trappole è fortemente sconsigliato in orti o giardini privati in quanto il loro potere attrattivo è di molto superiore alla capacità di cattura e di conseguenza la vegetazione che si vuole proteggere, foglie, fiori e frutti, subisce danni ancora più rilevanti”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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