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Scarpe da running, le principali novità per ricominciare a correre all’aperto

da | Apr 26, 2025 | Tecnologia


Arriva la primavera, torna la voglia di correre e allenarsi all’aperto, per tenersi in forma, per divertirsi o per l’ambizione di cimentarsi in una gara. Oltre alla voglia e alla motivazione, l’elemento indispensabile è solamente uno, la scarpa. Esattamente come succede per gli smartphone o i laptop, le scarpe da running di nuova generazione hanno poco in comune con quelle di una decina di anni fa e i passi avanti fatti dalla tecnologia in questo settore sono più che mai evidenti.

Schiume iper reattive e ammortizzanti che coccolano il piede grazie anche a nuove soluzioni chimiche tra cui l’uso dell’azoto, solette in carbonio ultrasottili che assicurano potenza e spinta, senza la rigidità problematica delle versioni iniziali, ma anche tomaie ultraleggere ed avvolgenti a fronte di un collarino della caviglia sempre più comodo per una rivoluzione complessiva evidente anche ai meno esperti, fosse anche solo per l’estetica. Il risultato è una corsa più comoda, facile e divertente per i principianti, veloce e con meccaniche da pista per i più allenati in cerca del risultato, a volte con tanto d’effetto wow sui ritmi al chilometro a parità di fatica.

L’innovazione del settore

La rivoluzione della comodità a scapito della velocità, portata da Hoka qualche anno fa con un’intersuola di dimensioni importanti, pensata per chi non si era dedicato mai allo sport (se non ben oltre la trentina scegliendo proprio la corsa), dopo i primi anni di emulazione da parte di altri brand, si è poi evoluta in una galassia di declinazioni che hanno portato a una notevole maturazione dell’intero settore. Rispetto ad altri trend passeggeri del running, la suola con dimensioni anche di 40 millimetri, ha portato a una crescita dell’intero settore.

Alcuni modelli storici del passato, punti di riferimento per i podisti più accaniti, sono scomparsi o hanno cambiato identità. Il nuovo panorama delle scarpe da running è più ricco, ma anche più difficile da interpretare, con contaminazioni tra i diversi ambiti in cui erano catalogati precedentemente i modelli: da strada, per l’outdoor o più specifici per la maratone e la mezza. Per il runner che vuole acquistare un nuovo paio, non è più solo una questione di leggerezza, stabilità (o meno), drop (differenza dell’altezza tra la parte posteriore e anteriore della calzatura, nella versione classica tra i 10 e i 12 millimetri) e stack (altezza da terra del piede), ma la scelta diventa più consapevole e mirata.

La scarpa ora è sì – in alcuni casi – ibrida per quanto riguarda le soluzioni tecniche e tecnologiche, ma molto più adatta a una funzione specifica: allenamento lento, corsa su sterrato, gare brevi, veloce, ma ammortizzata per corse sui 42 km e altro. In questa nostra carrellata vi proponiamo differenti proposte, ognuna per una necessità, al fine d’aiutarvi nella scelta con la nostra prova e prepararvi al meglio alle vostre corse primaverili ed estive all’aria aperta.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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