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Scary Movie e i 25 anni della parodia senza limiti e senza filtri che divenne un simbolo dei millennial

da | Lug 7, 2025 | Tecnologia


Scary Movie compie 25 anni. Vi sentite vecchi? Tranquilli, lo siete, anzi lo siamo. Pare solo ieri che i Fratelli Wayans facevano il colpaccio al botteghino creando una sorta di pot-pourri della comicità, un mix di parodia e demenzialità pecoreccia dalla grana grossa ma efficace. Invece è passato un quarto di secolo, ma questo film rimane uno degli ultimi momenti di vera pop culture, un simbolo intramontabile dei Millennials.

La parodia che nobilita le sue vittime

Cinefelia portami via. Scary Movie potremmo in effetti spiegarlo con questa singola frase. Quando esce in sala, per la prima volta, arrivato a guadagnare 280 milioni di dollari a fronte di solo 20 di budget, la critica, quella più lucida e meno pregiudiziale, è già unanime nel riconoscere che questo è un film fatto per chi ama il cinema. E intendiamo il cinema quello popolare, di ogni genere, dall’horror, all’action, alla fantascienza, la rom-com, ma soprattutto il cinema che piace a loro, ai Millennials e a ciò che rimane della Generazione X. Scary Movie è qualcosa di molto diverso dalla semplice parodia demenziale, quella che nel 1980 il trio Zucker Abrahams Zucker aveva cambiato a livelli inediti di perfezione cinematografica con L’aereo più pazzo del mondo, oppure quel cinema con cui Mel Brooks era riuscito a diventare uno dei registi più amati della sua generazione e non solo.

La sostanziale differenza, e che rende ancora oggi Scary Movie, che esce quel 7 luglio del primo anno del nuovo millennio un evento unico, è la sua capacità di essere sì deformazione comica, ma allo stesso tempo locomotiva in grado di trainare le sue vittime, il genere, anzi più generi, di sottolineare l’importanza dei film e degli universi a cui si ispira. Parliamo di un certo tipo di produzione cinematografica che, da metà anni ‘90 fino ai primi anni 2000, domina i botteghini di tutto il mondo e lo fa grazie al pubblico giovanile, alla MTV Generation. Fateci caso, la sceneggiatura non è semplicemente firmata dai Fratelli Wayans, ma porta anche da Jason Friedberg e Aaron Seltzer, due sceneggiatori anch’essi impegnati nel cercare di parodiare Scream, buttati in mezzo semplicemente per una questione legale. La parodia era nell’aria quindi, era la logica conseguenza al successo.

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Persino il titolo, Scary Movie, doveva essere il titolo originale di Scream. Difficile trovare precedenti. La cinematografia di John Landis con Animal House, né con The Blues Brothers o Una poltrona per due c’entra poco. Scary Movie, assieme ad American Pie, Scream di Wes Craven, The Matrix delle sorelle Wachowski, forma un poker che definisce sia quel decennio cinematografico, sia l’ultima sferzata della pop culture. Essa verrà distrutta dalla tecnocrazia, dal XXI secolo digitale che rende tutto uguale, ripetitivo e senza penetrazione, ma in quel 2000 è ancora dentro e fuori il grande schermo, cammina per strada, nella vita di una generazione, quella Millennial, che non può neppure immaginare che da lì ad un anno, o poco più, il meglio per loro sarà ormai alle spalle. Ma certo, Scream è la grande fonte di ispirazione , da cui i fratelli Wayans riprendono passo dopo passo sostanzialmente ogni personaggio, evento, dialogo, nonché il villain.

Ghostface diventa una sorta di personaggio da Looney Tunes. Ha qui poco da invidiare a certi pasticcioni come Willy il coyote, Taddeo, Yosemite Sam, Gatto Silvestro o simili, pur rimanendo un assassino ovvio. Ma poi ecco che poi in Scary Movie, si prende in giro Amistad di Steven Spielberg, Shakespeare in Love, So che cosa hai fatto, Shining, Il Sesto Senso, Halloween, Venerdì 13, I Soliti Sospetti, Big Mama, Candyman, The Blair Witch Project, poi si passa al piccolo schermo e via a fare a pezzi pure Buffy – L’ammazzavampiri, Dawson’s Creek, Beverly Hills 90210, My So-Colled Life. Non sorprenda il profondo legame con la televisione di quegli anni. Il film in fondo deve moltissimo alla sitcom (i Wayans sono diventati famosi per quelle), ma anche a I Simpson, I Griffin, nonché a ciò che MTV sta cambiando nel linguaggio televisivo e cinematografico, ormai sempre più finemente intrecciati.

Un film simbolo di un’epoca di libertà cinematografica

Internet non è ancora così centrale e così importante in quel momento, non serve per decostruire i grandi successi mainstream, parodiati quasi a voler ricordare a tutti che, in fin dei conti, stiamo sempre parlando di Hollywood, della tv, niente di più. Al di là dei gli ovvi paralleli e recuperi del teen universe, c’è anche una visione della violenza e del male totalmente disarmata. Ghostface, quell’urlo di Munch, è ora plastica irreale e fantastica, basterebbe solo la mitologica scena della telefonata con le sue teoriche vittime, quel “WAZZUPP!” gridato a tutti nella cornetta e che diventerà un saluto per ogni adolescente da quel momento in poi, per ricordarci quanto in realtà Scary Movie non sia semplicemente qualcosa di pecoreccio o creato su misura per il suo pubblico adolescenziale. Parliamo in realtà di una commedia demenziale pura, purissima, dove la sospensione dell’incredulità è la regola e assieme il limite da superare.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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