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Schemi pump&dump, la Consob ci spiega cosa sono e perché è meglio tenersene alla larga

by | Nov 11, 2025 | Tecnologia


Pump&dump, in italiano, suona un po’ come “gonfia e sgonfia”. È il nome di uno schema finanziario malevolo che si sta diffondendo a macchia d’olio, in Italia e non solo. A tal punto che la Consob – l’autorità che vigila sulla Borsa e i mercati – a fine ottobre 2025 ha emesso un avviso ufficiale rivolto ai risparmiatori. Ed è proprio alla Consob che abbiamo chiesto indicazioni su come comportarsi in questi casi.

Come funziona uno schema pump&dump

Attraverso un gruppo WhatsApp, sedicenti esperti di finanza esortano a comprare il prima possibile quelle che in gergo si chiamano penny stock: azioni dallo scarso valore di una società a bassa capitalizzazione e con poca liquidità (tipicamente statunitense o cinese e quotata al Nasdaq). È un affare d’oro, garantiscono. Adesso le azioni valgono poco o niente, ma il loro prezzo salirà in fretta. Per dimostrarsi affidabili, questi consulenti o presunti tali dicono di lavorare per grandi società di investimento, banche rinomate, addirittura autorità di vigilanza.

Manco a dirlo, non è vero nulla. Ma le conseguenze sono molto reali. Perché gli utenti comprano in massa le stesse azioni, tutti nello stesso momento e inviando puntualmente gli screenshot come prove. Così, ne fanno salire artificiosamente i prezzi. Guarda caso, i truffatori – perché di questo si tratta – quelle azioni se le erano già accaparrate prima. Appena capiscono di poter guadagnare abbastanza dalla differenza tra il prezzo che hanno pagato e quello a cui possono cederle, immettono sul mercato massicci ordini di vendita. Facendo crollare il loro valore e lasciando gli altri investitori con un pugno di mosche.

Quanto circolano gli schemi pump&dump, in Italia e non solo

Ecco servito un classico schema di pump&dump. Dall’Ufficio vigilanza sui fenomeni abusivi della Consob ci spiegano di aver ricevuto diversi esposti dei risparmiatori su questo tema. A differenza di social network e piattaforme di trading abusive che le autorità possono monitorare e bloccare, i gruppi WhatsApp sono però criptati. Anche per questo, le stime sulla diffusione di queste manipolazioni sono estremamente approssimative. Gli esposti sono decine, ma sono solo la punta dell’iceberg, ci spiegano. Anche perché non è un problema solo italiano: l’Fbi statunitense e altre autorità europee hanno pubblicato comunicazioni analoghe.

Cosa possono fare le autorità (spoiler: non tutto quello che vorrebbero)

Una volta ricevuto l’esposto, che succede? Dalla Consob assicurano che gli organismi di vigilanza sono all’erta, ma i margini di intervento non sono così ampi. È possibile intervenire sull’abusivismo finanziario, cioè l’erogazione di servizi di investimento da parte di soggetti non abilitati. Ma non è questo il caso, perché chi orchestra gli schemi pump&dump si limita a dare indicazioni non personalizzate (non c’è un servizio di consulenza), senza raccogliere il denaro dei risparmiatori.

I risparmiatori, per investire nei titoli consigliati, si rivolgono ai loro consueti intermediari. In questo caso si tratta piuttosto di un’ipotesi di abuso di mercato. Visto che i titoli sono quotati in mercati extra-europei, però, non si può applicare la disciplina prevista dal regolamento Mar, con cui l’Unione europea tutela i consumatori dagli abusi di mercato (come manipolazioni e insider trading). Ciò significa che si resta fuori dalle possibilità di intervento della Consob.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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