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giovedì, Lug 18

Schitt’s Creek, 5 cose su una serie che dovreste conoscere


Fra le sorprese delle candidature agli Emmy appena annunciate c’è anche la produzione comica canadese partita di nicchia e ora all’attenzione di sempre più persone

Le nomination degli Emmy 2019 annunciate in questi giorni ci hanno dato diverse conferme, fra cui l’exploit clamoroso di Game of Thrones, ma anche le tante candidature a serie apprezzate come Killing Eve, Russian Doll, Fleabag e Chernobyl. Ma non è mancata anche qualche sorpresa: fra le nomination, infatti, è sbucato il nome di Schitt’s Creek, una serie praticamente sconosciuta in Italia (dove è inedita) ma che negli Stati Uniti, stagione dopo stagione, si sta affermando conquistando il favore della critica più attenta.

1. La storia

Creata e interpretata da Daniel Levy e dal padre Eugene Levy, Schitt’s Creek è un’irriverente serie comica canadese, ma trasmessa anche negli Stati Uniti dal canale via cavo Pop, giunta ormai alla sua quinta stagione e che nel 2020 arriverà a conclusione con la sua sesta. Tutto è incentrato sulla facoltosa ma anche eccentrica famiglia Rose, che deve la sua fortuna a un impero di negozi di videocassette posseduto dal capofamiglia Johnny, sposato all’ex diva delle soap opera Moira. Insieme hanno due figli ormai adulti, David e Alexis.

Ma la serie parte quando la fortuna dei Rose inizia a vacillare: essendo stati truffati dal loro amministratore in una questione poco chiara di tasse non pagare, i membri della famiglia sono costretti a ricominciare da capo, andando ad abitare nell’unica proprietà che era rimasta loro: una città sperduta e assolutamente poco invitante come Schitt’s Creek, che i genitori avevano acquistato per scherzo come regalo al figlio David nel 1991. Qui dovranno convivere con la popolazione locale, decisamente non i tipi di persone che erano abituati a frequentare.

2. Gli attori

A dar man forte ai presupposti assurdi della serie è un cast di eccezione. In molti ricorderanno Eugene Levy come l’assurdo padre di Jim nella serie di film di American Pie: attore comico sopraffine e specializzato in ruoli pieni di idiosincrasie, qui dimostra un controllo notevole nei panni di Johnny Rose, un ricco caduto in disgrazia che vuole far sembrare di avere tutto sotto controllo mentre non ha mai idea di come possano andare le cose. Il figlio, nella vita e sul set, Daniel Levy interpreta David, il tipico viziato abituato ai lussi che però intraprenderà un percorso di crescita, almeno in modo più accentuato rispetto all’egoriferita sorella minore Alexis, interpretata da Annie Murphy.

Ma la vera perla della serie è Catherine O’Hara: l’attrice divenuta famosa come la madre di Kevin McCallister in Mamma ho perso l’aereo interpreta qui Moira Rose, ex diva delle soap opera e forse la più meschina di tutti i membri della famiglia. Abituata al suo piccolo mondo ovattato, a trattare tutti con sufficienza e a vestire abiti a dir poco stravaganti, sarà quella che farà più fatica ad abituarsi alla nuova vita, regalando però momenti di cinica e impagabile ironia. Il suo personaggio flamboyant, con un accento che ricorda le grandi star di Hollywood di un tempo, forse basterebbe da solo per garantire il successo di Schitt’s Creek. Nel cast c’è anche però Chris Elliott (Scary Movie, How I Met Your Mother), nei panni del ruralissimo sindaco Richard Schitt.

3. L’umorismo sano

Le premesse di una serie comica di questo tipo potrebbero sembrare banali se non triviali, a partire dal titolo (non sarà sfuggita l’assonanza con la poco piacevole parola inglese shit) ma anche dal concept stesso: abbiamo visto moltissimi prodotti per lo schermo in cui una famiglia perde tutto e deve abituarsi a vivere al di sotto dei suoi standard (pensiamo anche solo a Arrested Development). Invece Schitt’s Creek forse è una grande serie proprio perché riesce a sovvertire ogni tipo di aspettativa negativa.

Almeno all’inizio si ride molto sulle facce inorridite e sulla totale inesperienza dei familiari rispetto a un mondo rurale che non hanno mai conosciuto prima e gli attori sono geniali nel fornire infinito materiale per gif e meme. Ma l’umorismo della serie, man mano che si va avanti con le stagioni, cresce in profondità, assecondando la maturazione dei personaggi stessi, che pian piano si integrano nel paesino e cercano di dare un senso alla loro nuova esistenza, non rinunciando però del tutto al loro innato cinismo.

4. La famiglia

Una cosa importante di questa serie è che, pur presentando allo spettatore dei personaggi sostanzialmente esecrabili, almeno in partenza, non fa mai della cattiveria, soprattutto se gratuita, un suo marchio di fabbrica. Come detto c’è molto cinismo e anche una certa dose di sarcasmo, ma anche molto spazio per quelli che potremmo chiamare buoni sentimenti. Nonostante siano tutti schizofrenici e molto centrati su sé stessi, infatti, i personaggi non dimenticano mai di essere una famiglia.

Alexis e David litigano spesso come tutti i fratelli, ma non mancano momenti di grande complicità; il matrimonio fra Johnny e Moira è sorprendentemente solido considerando quanto siano assorbiti entrambi in loro stessi; persino la sessualità di David, che a un certo punto si dichiara pansessuale e inizia una relazione col suo collega nella farmacia che ha aperto, è trattata con una tale nonchalance che sfocia nella tenerezza. In un’epoca di contenuti edgy come quella in cui viviamo, Schitt’s Creek si affida alla buona scrittura e al talento dei suoi attori, barcamenandosi fra assurdità e un pizzico di buonismo.

5. Le nomination

Nonostante tutte queste qualità, la serie è rimasta in questi anni sempre un prodotto piuttosto di nicchia. Complice il fatto che sia una produzione sostanzialmente canadese (quindi in genere snobbata dai critici statunitensi), per anni è passata praticamente sotto traccia anche se il seguito che ha sviluppato, alimentato soprattutto da gif, meme e inside joke online, l’ha fatta pian piano emergere, tanto che negli ultimi anni sta iniziando a piacere anche alla gente che piace.

Nel 2018 è stata nominata, prima produzione canadese a ottenere questo risultato, come miglior serie comica ai prestigiosi Critic’s Choice Awards, mentre nello stesso anno Daniel Levy ha vinto come miglior performance comica agli Mtv Movie and Tv Awards. Il grande exploit è arrivato però quest’anno, quando Schitt’s Creek ha ricevuto ben quattro nomination agli Emmy 2019: Eugene Levy e Catherine O’Hara sono stati candidati come migliori attori in una serie comica, a cui va aggiunta la nomination come miglior serie comica e un possibile riconoscimento anche per i costumi.

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