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martedì, Gen 24

Sciopero dei benzinai, dove si può fare benzina



Da Wired.it :

Dal 24 al 26 gennaio, dalle 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 su quella autostradale, le pompe di benzina chiuderanno per uno sciopero di 48 ore. Lo hanno confermato in una nota congiunta i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, vanificando la richiesta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso di tornare sulla decisione, definita “un danno per i cittadini”.

L’astensione dal lavoro da parte dei distributori non riguarderà solo la modalità servito, ma anche quella self service. Sarà dunque complicato per i guidatori trovare stazioni di servizio in cui fare rifornimento, ma non impossibile: alcune di esse rimarranno infatti aperte. Ma quali saranno?

  1. Gli impianti a gestione diretta
  2. I distributori che non aderiscono allo sciopero
  3. La garanzia della prestazione minima
  4. In autostrada

Gli impianti a gestione diretta

Almeno per quanto riguarda il servizio fai da te, saranno attive e a disposizione dei cittadini le pompe di benzina gestite direttamente dalle compagnie petrolifere. Attenzione: non basta che ci sia il marchio delle società, perché molti impianti sono in realtà affidati a gestori privati. Di fatto, degli oltre 22.600 attivi in Italia, è controllato direttamente dalla casa madre più o meno il 10% degli impianti di distribuzione.

I distributori che non aderiscono allo sciopero

Seppure sia associato a uno dei tre sindacati che hanno proclamato lo sciopero il 70% dei distributori italiani, nel restante 30% c’è sicuramente una fetta di benzinai che non si asterrà dalla propria consueta attività nel corso delle 48 ore di manifestazione. Si tratta dei lavoratori iscritti, per esempio, all’Angac e all’Asnali.

La prima, in particolare, ha diramato tramite il proprio sito una nota per spiegare nel dettaglio perché ha scelto di non aderire a “uno sciopero governato dalla compagnia petrolifera”.

La garanzia della prestazione minima

Le norme sullo sciopero prevedono che alcune stazioni di servizio debbano rimanere aperte per garantire una prestazione minima. Il rifornimento di carburante è infatti considerato uno dei cosiddetti servizi essenziali. Nel dettaglio, nelle aree urbane e in quelle extraurbane dovrà essere attivo il 50% delle stazioni di servizio usualmente attive nei giorni festivi e spetterà alle prefetture selezionarlo. 

Pur non essendoci un elenco completo ufficiale, sul portale delle prefetture del ministero dell’Interno alcuni dei singoli organi provinciali hanno pubblicato nomi e indirizzi degli impianti aperti durante le 48 ore di sciopero. È il caso, per esempio, della prefettura di La Spezia.

In autostrada

In autostrada dovrà invece rimanere aperto almeno un distributore ogni cento chilometri. Sono state le regioni a individuare quali dovranno essere le 175 stazioni di servizio attive sulle 477 totali. In questo caso, sul sito della Conferenza delle regioni e delle province autonome è possibile consultarne l’elenco.

Anche alcune delle amministrazioni regionali, come per esempio l’Emilia Romagna, stanno pubblicando sui propri portali la lista delle pompe di rifornimento che rimarranno attive sulla rete autostradale.

Anche alcune delle società concessionarie autostradali hanno comunicato quali saranno le stazioni di servizio a rimanere aperte nei tratti da loro gestiti. In una nota di A35 Brebemi-Aleatica, si legge per esempio che “nelle aree di servizio Adda Nord e Adda Sud dell’autostrada A35 Brebemi-Aleatica, zona Caravaggio (Bergamo), sarà possibile rifornirsi di carburante anche durante lo sciopero”, che “non toccherà quindi le due aree di servizio della direttissima A35 Brescia-Milano”.



[Fonte Wired.it]