Sciopero e manifestazione per il rinnovo del contratto dei lavoratori del settore telecomunicazioni in Sardegna
Ieri mattina, più di cento lavoratori del settore telecomunicazioni hanno manifestato in piazza delle Vittime del Moby Prince, a Cagliari, presso la sede della Confindustria, con l’astensione dal lavoro indetta da SLA Cgil, FISTEL Cisl e UILcom UIL. I manifestanti, circa 5000 in Sardegna e 300mil in tutta Italia, chiedono il rinnovo del contratto scaduto da 27 mesi.
I sindacati sottolineano che le controparti hanno abbandonato il tavolo delle trattative non appena si è aperta la discussione sulla parte economica, quindi "non c’è più disponibilità per il negoziato". I lavoratori del settore, infatti, hanno affrontato innumerevoli crisi in questi anni e chiedono che le aziende riconosca il loro sacrificio e non continuino a scaricare le conseguenze delle loro politiche sulle spalle dei lavoratori.
Tra le principali aziende del settore, c’è Tim, Fibercop, Vodafone, Open fiber, WindTre, Sky, Fastweb, Tiscali, Konecta, Covisian, Concentrix, Ennova e Amazon, che gestiscono call center e servizi di customer service. "Le aziende devono riconoscere il sacrificio dei lavoratori e delle lavoratrici che in questi anni hanno affrontato con responsabilità le numerose crisi del settore e non è accettabile che continuino a scaricare le conseguenze delle loro politiche sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici", affermano le tre sigle.
Il segretario regionale SLA Cgil, Antonello Marongiu, ha fatto un appello al Governo: "Non può fare finta di niente, ci sono le partecipate, deve mettere i soldi e l’impegno politico per rinnovare questo contratto. Oggi siamo in piazza, ma, se non ci saranno risposte, siamo pronti a tornare".
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