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martedì, Set 08

Scoperta una rete di pedopornografia online, 67 denunciati


Le 14 perquisizioni domiciliari eseguite dai carabinieri hanno portato al ritrovamento e al sequestro di vari apparecchi e supporti informatici, che verranno sottoposti ad accertamenti tecnici

In seguito alla scoperta da parte dei carabinieri di Sarzana (La Spezia) di una rete di pedopornografia online, 67 persone sono state denunciate in stato di libertà a vario titolo per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e istigazione  a pratiche di pedofilia e pedopornografia. E ieri mattina, in varie provincie italiane, i carabinieri hanno eseguito 14 perquisizioni domiciliari disposte dall’autorità giudiziaria, rinvenendo numerosi apparecchi e supporti informatici che sono stati sequestrati e verranno sottoposti ad accertamenti tecnici.

 

Lo svolgimento dell’indagine

 

L’indagine è iniziata nel 2019, nel corso di un controllo antidroga nei confronti di due giovani. Nel cellulare di uno di loro i carabinieri hanno trovato numerosi filmati pedopornografici e di violenza, provenienti da una chat con partecipanti da tutta Italia. L’informativa di reato è finita sul tavolo dei Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova, competente per materia sui reati commessi dai maggiorenni, e della Procura della Repubblica per i Minori di Genova. L’indagine è stata coordinata dal Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di Genova, che ha anche inviato le deleghe alle competenti Procure sul Territorio Nazionale.

Le pene previste

 

All’interno della chat scoperta dai carabinieri sono stati trovati migliaia di gigabyte di materiale pedopornografico. Oltre al cellullare, al ragazzo da cui è partita l’indagine è stato sequestrato anche il tablet in cui archiviava i filmati. Per la detenzione e diffusione di materiale pedopornografico la pena va da uno a cinque anni di reclusione con multe da 2.582 a 61.645 euro (art. 600 ter comma 3 c.p.) e fino a tre anni di reclusione con multa non inferiore a 1.549 euro (600 quater c.p.). Per l’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia la pena va dai 18 mesi ai cinque anni di reclusione (art. 414 bis c.p.). Come riportato da vari media locali, molti partecipanti alla chat scoperta dai carabinieri sarebbero minorenni. Al momento non è chiaro con quali modalità siano stati attirati.



fonte : skytg24