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martedì, Feb 25

Secondo gli Usa, i russi stanno facendo disinformazione sul coronavirus



Da Wired.it :

Il governo americano ha accusato il Cremlino di diffondere fake news sull’emergenza sanitaria (c’entrano un vecchio complotto risalente alla Guerra fredda, un nuovo complotto sul virus e Bill Gates)

(Foto di KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP via Getty Images)

Migliaia di account social riconducibili alla macchina propagandistica russa starebbero in queste ore diffondendo teorie complottiste riguardanti una presunta responsabilità degli Stati Uniti nella diffusione del nuovo coronavirus. A puntare il dito contro il Cremlino questa volta non è la stampa internazionale, ma il Dipartimento di stato americano, che per mezzo dei suoi portavoce ha fatto sapere di considerare una “grave minaccia” la diffusione di false teorie finalizzate a generare confusione sul delicato tema sanitario.

Secondo quanto affermano i funzionari della struttura governativa guidata da Mike Pompeo, la campagna di disinformazione sarebbe iniziata nella seconda metà di gennaio  quando le vittime ufficiali del virus oggi conosciuto come Covid-19 erano appena tre – e sarebbe stata avvallata apertamente da agenti dei servizi segreti russi. Circostanze seccamente smentite da Mosca, che ora passa al contrattacco e parla di “fake news” costruita ad arte dalla Casa Bianca.

Una teoria del complotto nella teoria del complotto

Le affermazioni del governo americano si basano su un rapporto stilato dal Global Engagement Center, la sezione del Dipartimento di stato che dal 2016 si occupa di monitorare e prevenire operazioni di propaganda organizzate da governi stranieri. Nel documento, visionato in anteprima da France Presse, si fa riferimento a “migliaia di account” già in precedenza finiti nel mirino dell’agenzia per analoghe operazioni, avvenute sullo sfondo di eventi internazionali come la guerra in Siria, le proteste dei gilet gialli e le dimostrazioni anti-governative cilene.

Al cuore della campagna c’è una teoria del complotto, secondo cui l’epidemia di Covid-19 sarebbe stata creata in laboratorio dal governo americano per “scatenare una guerra economica in Cina”. Un’arma biologica, insomma, confezionata dalla Cia per mettere in ginocchio la superpotenza asiatica, uno scenario molto simile a quello fabbricato in piena Guerra Fredda dal Kgb, in riferimento all’Hiv.

La Russia vuole seminare discordia e indebolire istituzioni e alleanze americane dall’interno”, ha dichiarato Philip Reeker, sottosegretario di Stato responsabile per l’Europa e l’Eurasia, “Diffondendo disinformazione sul coronavirus decidono ancora una volta di mettere in pericolo la pubblica sicurezza”.

I messaggi, quasi tutti uguali e tradotti in cinque lingue (inglese, tedesco, spagnolo, italiano e francese) sono stati pubblicati sui principali social network da esseri umani – non bot, sottolinea il Dipartimento di stato – e chiamano in causa anche il fondatore di Microsoft Bill Gates, falsamente accusato di essere tra le menti dietro il complotto.

Bill Gates e il coronavirus

Quella del coinvolgimento di Bill Gates nell’epidemia di coronavirus è una delle teorie più in voga tra i complottisti di internet e prende spunto da un evento realmente organizzato a ottobre 2019 dal Johns Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates Foundation.

Nel corso della serata, intitolata Event 201, il pubblico è stato coinvolto in una serie di esercizi virtuali creati con lo scopo di simulare una pandemia di coronavirus, per “sottolineare la necessità di una cooperazione globale pubblica e privata nel contrastare gli impatti economici e sociali di gravi pandemie”.

La circostanza ha immediatamente solleticato la fantasia degli investigatori del web, che in breve hanno rintracciato una richiesta di brevetto, risalente al 2015, per la creazione di una forma indebolita del coronavirus, da utilizzare come vaccino “per prevenire le malattie respiratorie negli uccelli e in altri animali”. Titolare del brevetto è il Pirbright Institute, uno degli enti di ricerca finanziati dalla Bill & Melinda Gates Foundation.

Vale la pena specificare che in nessuno dei due casi il termine coronavirus è riferito al Covid-19, dal momento che, come spiega il sito del ministero della Salute, si riferisce a “una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars)”.

L’unica notizia verificata che collega Bill Gates all’attuale emergenza sanitaria è quella dello scorso 6 febbraio, che racconta di una donazione di 100 milioni di dollari effettuata dall’imprenditore americano per contrastare la diffusione dell’epidemia e per trovare una cura.

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[Fonte Wired.it]