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giovedì, Nov 07

Seggiolini anti-abbandono obbligatori, ma non bastava un’app?


Ci sono software gratuiti che possono benissimo fare le veci di apparecchi ora di necessaria installazione

(RICARDO ARDUENGO/AFP via Getty Images)

Oggi 7 novembre 2019 scatta il giorno dei seggiolini antiabbandono obbligatori nelle auto che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni. Lo scopo è quello di evitare che si ripetano tragedie purtroppo frequenti con genitori che dimenticano sul sedile posteriore i propri figli con esiti drammatici.

Ci si può adeguare in due modi:

– Con un nuovo seggiolino con dispositivi integrato con modelli come Oasys Up BebèCare di Chicco (149 euro) o quelli Cybex con SensorSafe da 190 a 470 euro

– Con un dispositivo aggiuntivo se si ha già un seggiolino come Remmy (79 euro) che rileva il peso, Tippy (59 euro) che è un cuscino smart che si collega via bluetooth allo smartphone e manda sms o ancora Chicco Bebecar (54,90 euro) agganciato alla cintura.

Seggiolino antiabbandono
(Foto: Chicco)

Ma è davvero l’unica soluzione effettuabile? In realtà, ci sono app che potrebbero farne le veci senza problemi, ma che purtroppo sembrano non essere state contemplate dal legislatore.

(Foto: Kars4kids)

A sostituzione dei seggiolini antiabbandono e dei dispositivi complementari ci sono infatti alcuni software per smartphone che potrebbero svolgere le stesse funzionalità senza problemi. Potrebbero infatti rispettare le richieste dell’articolo 172 del nuovo Codice della Strada (pubblicato il 23 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale) emettendo segnali visivi e acustici o visivi e aptici oltre che chiamate o messaggi rientrando nella seconda casistica.

Tre gli esempi concreti ci sono applicazioni come Don’t forget me! Baby in the car reminder, Kars4Kids Safety e Precious Cargo che funzionano allo stesso modo. Queste app gratuite per Android (le prime due) e iPhone (l’ultima) si connettono via bluetooth all’auto e inviano un segnale d’avviso al massimo volume possibile quando ci si allontana dalla vettura.

Naturalmente serve una connessione bluetooth attiva (come per buona parte dei dispositivi aggiuntivi), ma il livello di efficacia è molto buono, soprattutto visto che basta una sola configurazione al primo utilizzo e in seguito tutto avverrà in automatico non appena si entrerà in vettura.

Insomma, le app antiabbandono potrebbero fare le veci di costosi dispositivi elettronici, ma la legge non le contempla, parlando esplicitamente di dispositivi basati su sistemi elettronici o dotati di sensori. Ricordiamo quindi che le multe per chi non si adegua sono da 81 a 326 euro ridotti a 56 e 70 euro pagando entro cinque giorni più cinque punti decurtati dalla patente. Saranno erogati 30 euro di contributo economico nel Decreto Fiscale per incentivare l’acquisto dei dispositivi antiabbandono.

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