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venerdì, Mar 17

Semiconduttori, TSMC sempre più dominante: nel mirino il 60% del mercato

da Hardware Upgrade :

Il rallentamento dell’industria dei semiconduttori a causa di un mix di fattori, dalla domanda di tecnologia in calo a causa dell’aumento dell’inflazione che erode la capacità di spesa delle famiglie alla necessità per diverse realtà del settore di smaltire l’inventario esistente, è ben fotografata nell’ultima analisi di TrendForce.

Nel Q4 2022 il fatturato trimestrale totale delle prime dieci società del settore ha registrato una contrazione rispetto al trimestre precedente, un fatto che non si verificava da 13 trimestri, ossia dal boom pandemico. I ricavi si sono fermai a 33,53 miliardi di dollari, riflettendo un calo del 4,7% rispetto al Q3 2022. Secondo TrendForce, il trimestre in corso (Q1 2023) potrebbe chiudersi con un calo persino più marcato tenendo conto della stagionalità e dell’incertezza macroeconomica.

A guidare il mercato dei semiconduttori, o meglio il comparto delle cosiddette “fonderie”, è come sempre TSMC. La società taiwanese ha chiuso gli ultimi tre mesi dello scorso anno con un fatturato di 19,962 miliardi di dollari, in calo dell’1%. Nonostante il segno meno, TSMC ha consolidato la sua posizione salendo al 58,5% di quota di mercato perché il resto del settore è persino “messo peggio”.

Samsung si è fermata a 5,391 miliardi di dollari, un dato pari a un -3,5% rispetto al Q3. La sua quota di mercato è salita solo marginalmente, al 15,8%. A detta degli analisti, “Samsung ha perso una quantità significativa di domanda per i suoi processi ≤7nm poiché Qualcomm e NVIDIA hanno deciso di riallocare gli ordini per i chip utilizzati nei prodotti hardware di punta. Attualmente non ci sono nuovi clienti importanti che possano far fronte efficacemente alla capacità produttiva inattiva causata dalla riallocazione degli ordini”.

La terza forza del settore è UMC, ma come visibile in tabella nell’ultimo trimestre 2022 GlobalFoundries si è avvicinata molto. La società nata dall’ex ramo produttivo di AMD è l’unica a crescere con un +1,3% di fatturato rispetto al Q3, un andamento in controtendenza dovuto all’ottimizzazione dell’ASP e del mix di prodotti, nonché a un aumento dei ricavi ricollegabili ad attività legate ai wafer.

Oltre alla cinese SMIC, in difficoltà anche – ma non solo – per le sanzioni USA, TrendForce evidenzia l’andamento di Tower Semiconductor, realtà acquisita lo scorso anno da Intel (l’operazione dovrebbe essere completata a breve) che ha scalato una posizione passando all’ottavo posto.

“Tower ha beneficiato della domanda stabile di chip basati su processi speciali e di un flusso relativamente costante di ordini da parte dei clienti europei. Tower ha registrato un calo marginale su base trimestrale del 5,6%, raggiungendo i 403 milioni di dollari e questo risultato le ha permesso di superare VIS”, concludono gli analisti.

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