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Serie tv il segreto del successo di quelle europee nel mondo

E qui veniamo al punto: le serie europee per funzionare devono essere “glocal”, cioè unire l’impronta tematica ed estetica locale con una riconoscibilità universale. Detta così sembra facile, non lo è, specie perché nel frattempo sta accadendo di tutto: “Le serie tv hanno vissuto l’età dell’oro che poi è scomparsa, tra pandemia, sciopero degli sceneggiatori, i budget che scendono. La tv ha avuto molte facce, dalla generalista è passata ai canali pay e alle piattaforme che hanno rivoluzionato molto – anni fa non avremmo mai potuto immaginare che lo stesso prodotto poteva essere visto contemporamente in tutti i paesi del mondo – ora stiamo entrando in una quarta era con un pubblico che sta cambiando, ma una cosa non cambia: la richiesta di buoni contenuti”.

Ora, dato che “l’Europa è la casa dell’intrattenimento, dalle tragedie greche ai Tre moschettieri“, continua Garvie, è arrivato il momento di reinterpretare le storie della tradizione europea per farle arrivare a un pubblico internazionale? “Cos’altro è Il Trono di spade, se non la Guerra delle Due Rose con i draghi?”. Poi fa l’esempio di Sex Education: “Non ha avuto una vita facile, prima che Netflix la lanciasse nel mondo. I suoi concetti sono universali, avete mai pensato a raccontare quale sua la vostra versione dell’educazione sessuale in Italia?”. Bisogna chiederselo e riappropriarci delle nostre storie, perché “mai come adesso il pubblico internazionale è interessato alle storie locali europee”. Cita a proposito il Gattopardo, Il Gladiatore, Lupin, il nuovo adattamento del Decamerone di Boccaccio, ma cita anche l’esempio di Doc – Nelle tue mani che avrà un remake americano e della passione per gli attori italiani nella serie White Lotus. Sul segreto del successo delle serie europee che verranno, quindi, Garvie non ha dubbi: “Dovrete riuscire a trasformarle in franchise, l’audiovisivo è un’industria, in Europa avete storie e talenti in abbondanza, bisogna solo che impariate a farne tesoro e a capitalizzare i propri successi”.



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