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mercoledì, Gen 15

Sestrina, come funziona la proteina che replica gli effetti dell’allenamento


La sestrina può migliorare le prestazioni fisiche agendo sul metabolismo. I risultati dello studio su Nature Communications, saranno utili per combattere la perdita di tono muscolare

sestrina

Che l’attività fisica sia un toccasana per la nostra salute non è una novità. Che si tratti di una camminata veloce o di un allenamento intenso, i benefici che offre sono molteplici: dal migliorare l’umore al prevenire e ridurre il rischio di un’ampia gamma di malattie. Ma per i più pigri, gli anziani, o chi soffre di specifiche patologie anche una semplice passeggiata può rappresentare un vero e proprio ostacolo. E se si potessero ottenere i benefici di un buon allenamento senza muovere un muscolo? A rispondere a questa domanda sono stati i ricercatori dell’università del Michigan, che hanno scoperto come una proteina, chiamata sestrina, è in grado di migliorare le prestazioni muscolari (precisiamo finora solo su un gruppo di moscerini della frutta e topi) agendo direttamente sul metabolismo. I risultati, pubblicati su Nature Communications, potrebbero quindi essere uno strumento prezioso per poter combattere la perdita di massa muscolare associata all’invecchiamento e ad altre patologie.

Nello studio, i ricercatori, guidati da Myungjin Kim e Jun Hee Lee, hanno osservato che la proteina si accumula nei muscoli in seguito all’esercizio fisico. Approfittando dell’istinto dei moscerini della frutta (Drosophila melanogaster) di arrampicarsi e volare per uscire fuori dalle provette, il team ha osservato per un periodo di tre settimane quelle con la capacità di camminare e volare e quelle invece senza la capacità di produrre la sestrina. “Le abilità delle mosche normali sono migliorate in questo periodo, a differenza di quelle senza la proteina, che invece si stancavano prima”, spiega Lee.

Inoltre, quando i ricercatori hanno sovraespresso la sestina, ossia hanno aumentato l’attività del gene addetto a regolare la produzione della proteina, nei muscoli delle mosche normali, essenzialmente massimizzandone i livelli, hanno scoperto che avevano prestazioni ancora migliori, anche senza esercizio fisico. In effetti, aggiungono i ricercatori, le mosche con la sestrina sovraespressa non hanno sviluppato più resistenza fisica quando allenate.

Gli effetti benefici di questa proteina, come riporta lo studio, includono molto più della resistenza fisica. In un gruppo di topi in cui la sestrina era assente, infatti, i ricercatori hanno scoperto che non si sono verificati miglioramenti della capacità aerobica, della respirazione e della combustione dei grassi e delle calorie. “Crediamo che la sestrina può coordinare queste attività biologiche attivando o disattivando diverse vie metaboliche”, spiega Lee suggerendo, quindi, come la proteina da sola sia sufficiente a produrre molti benefici dell’esercizio fisico.

Sebbene i risultati siano promettenti, lo studio tuttavia presenta alcune limitazioni. Oltre ad aver osservato il ruolo della sestrina finora solo su moscerini e topi, i ricercatori non sono ancora riusciti a capire in che modo l’esercizio fisico possa produrre questa proteina nell’organismo. “Questo sarà l’obbiettivo principale degli studi futuri e potrebbe portare a un trattamento per le persone che non possono svolgere attività fisica”.

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