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martedì, Dic 15

Shopcall: videochiamata per fare shopping nei negozi di quartiere



Da Wired.it :

L’idea della startup Shopcall: unire i negozi di vicinato ai clienti attraverso una piattaforma di videochiamate per fare acquisti da remoto

ShopCall (crediti, ShopCall)

Un nuovo modo per fare acquisti in videochiamata aiutando i negozi di quartiere in questo momento complesso. La startup Shopcall ha messo a punto un metodo per supportare i commercianti in difficoltà. Si tratta di una piattaforma di video streaming attiva da qualche settimana, che grazie alla videochiamata dà la possibilità ai clienti di vedere e scegliere gli articoli che cercano, di chiedere informazioni e di ricevere descrizioni e consigli.

Come funziona

Roberto Murgia, proprietario di Hoplo, con esperienza nel settore della tecnologia a sostegno delle aziende, e fondatore della startup, spiega: “Commercianti e artigiani si registrano sul nostro sito in pochi semplici passaggi. A ciascuno è attribuito un link univoco che possono promuovere tra i loro clienti attraverso canali tradizionali come la pagina web, il profilo sui social, con sms e chat, ma anche stampando un qr code su un bigliettino da visita”. A quel punto il cliente interessato fa click sul link e parte la chiamata. Risponde l’esercente, che inizia ad andare in giro per il negozio mostrando gli articoli. Ogni volta che il cliente sceglie qualcosa, il negoziante sempre tramite l’app fa una foto del prodotto, che viene inserita nel carrello virtuale.

È un ecommerce ma con caratteristiche ben diverse. Il negoziante non deve per forza avere un magazzino rifornito: il magazzino è costituito da quello che ha in quel momento nel punto vendita. E non ci sono grossi investimenti da fare, anche digitali”, dice Murgia: “A spesa conclusa, il commerciante inserisce il prezzo dei prodotti, una breve descrizione e compila l’ordine, che compare al cliente con tutte le specifiche di quantità e costi”.

Il pagamento

È il momento di terminare l’acquisto e vengono decise le modalità di pagamento e spedizione: nessun iter obbligatorio, si può decidere in modo flessibile l’opzione più comoda. Dal ritiro in negozio con saldo in contanti alla spedizione con corriere e pagamento digitale integrato con Stripe. In quest’ultimo caso, le telecamere si spengono e il cliente procede inserendo i dati della carta, dopodiché arriva una mail di avvenuto pagamento e ordine. “Il negoziante ci corrisponde un fisso mensile di 40 euro con pagamento annuale, non ci sono margini percentuali sullo scontrino, solo le provvigioni del fornitore della carta di credito”, specifica il manager. E aggiunge: “Curiamo la privacy, infatti non compaiono i numeri di telefono di chi chiama, ma si accede al servizio dal link. E poi abbiamo politiche di reso come gli ecommerce”.

Una prova

Entrare in una serra di piante aromatiche in Sicilia, farsi raccontare le proprietà delle erbe officinali, intuirne, grazie alle descrizioni, il profumo. Enrico Russino, dottore in agraria, è il fondatore, insieme alla sua famiglia, di Aromi Sicily, realtà nata 22 anni fa su un’estensione di circa 45mila metri quadri a Scicli, in provincia di Ragusa. Qui vengono prodotte e commercializzate oltre 200 diverse varietà di piante.

Abbiamo deciso di utilizzare Shopcall, nonostante avessimo già una vendita online, perché abbiamo trovato un interessante strumento strategico per incrementare il nostro business”, racconta Russino: “L’idea è quella di far vivere ai clienti la stessa esperienza che vivrebbero se si recassero fisicamente all’interno della serra”.

Per ora sono nell’ordine delle centinaia i negozi che hanno visto in Shopcall una buona alternativa, ma altri sono in procinto di sceglierlo, a partire da alcune grandi catene. A Bra, in Piemonte, 250 negozi associati a Confcommercio Ascom Bra che coprono circa 20 settori merceologici del commercio locale, hanno rialzato le saracinesche con Shopcall, che possono usare gratuitamente in una prima fase, per sei mesi.

La situazione

Quest’anno le vendite di prodotti online sono aumentate del 31%, con una crescita netta di 5,5 miliardi di euro rispetto a dodici mesi fa, per un valore totale che ha raggiunto quota 23,4 miliardi (Osservatorio eCommerce B2C Netcomm-Politecnico di Milano). Viceversa, per i negozianti le cose sono state più complicate: vendite giù dell’11,3%, soprattutto a causa delle chiusure forzate (dati Confesercenti). 

Con noi il rapporto tra venditore e compratore ritorna centrale, così come la narrazione del prodotto”, spiega Murgia: “Con un semplice collegamento in videochiamata, il commerciante può continuare a mantenere la relazione con il cliente. L’integrazione phygital dei propri canali e dei propri processi aziendali è ormai un passo necessario”. 

Unire fisico a digitale, ma nel segno della semplicità. Il fondatore spiega che “Ii vero sforzo che stiamo facendo è quello di non aggiungere alla nostra piattaforma servizi di tutti i tipi sfruttando le tecnologie che conosciamo, dalla realtà aumentata, all’intelligenza artificiale”. Quello di Shopcall è un progetto “less is more”, adatto a intercettare anche persone con poca dimestichezza con il digitale. Per questo vuole preservare la sua linearità di base.

Il futuro

Questo non significa che non ci siano progetti in cantiere di vario ordine e grado. Murgia racconta le alternative su cui stanno lavorando: “Fare foto direttamente ai codice a barre dei prodotti, invece che ai prodotti in sé”. C’è poi l’idea di “preparare una sezione della piattaforma dove aggregheremo i commercianti per tipologia di prodotto e area geografica”.

La piattaforma nasce già pronta a scalare a livello internazionale. “Abbiamo aperto in Italia e contestualmente all’estero, in Australia e Canada. Le necessità sono ovunque le stesse e vanno ad alleggerire problemi precisi del territorio, penso alle grandi distanze in Australia. In Canada stanno andando bene anche i negozi etnici che non hanno l’ecommerce e patiscono lo scoglio della lingua scritta”.
Una delle ultime e più interessanti sfide riguarda invece l’Africa: “Speriamo di connettere le zone più rurali”, conclude Murgia.

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[Fonte Wired.it]