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venerdì, Ago 30

Si smette più facilmente se i messaggi contro il fumo sono su ogni sigaretta (dicono alcuni ricercatori)


Secondo i fumatori stessi reiterare l’allarme sulla pericolosità del fumo su ogni singola sigaretta potrebbe aiutare a ridurre il consumo, specialmente tra i giovani

fumo
(immagine: University of Stirling)

Stampare la frase “il fumo uccide” su ogni sigaretta del pacchetto potrebbe essere una nuova strategia efficace per scoraggiare l’attitudine a fumare, soprattutto tra i giovani, i nuovi e i non fumatori. A sostenerlo sono i fumatori stessi, almeno quelli interpellati in uno studio di marketing sociale dell’università di Stirling. La chiave del successo sarebbe proprio la reiterazione continua del messaggio, che metterebbe a disagio a ogni sigaretta accesa.

Il team di Crawford Moodie studia da anni strategie e nuove proposte per disincentivare il fumo di sigaretta per implementare i piani di salute pubblica dei governi. Per cominciare a saggiare quest’ultima idea ha organizzato nel 2015 20 focus group (una tecnica di osservazione sociale) coinvolgendo 120 fumatori di età pari o superiore ai 16 anni, per sentire la loro opinione.

“C’è stato consenso sul fatto che le singole sigarette corredate dagli avvertimenti di salute sarebbero scoraggianti per i giovani, coloro che iniziano a fumare e i non fumatori”, ha commentato Moodie. “Questo studio suggerisce che l’introduzione di tali avvertimenti potrebbe influire sul processo decisionale di questi gruppi. Mostra che questo approccio è un’opzione politica praticabile e che, per la prima volta, estenderebbe i messaggi sanitari all’esperienza di consumo”.

Immaginare infatti di leggere “il fumo uccide” ogni volta che ci si accende una sigaretta o di vedere posacenere pieni di questo messaggio potrebbe in parte incidere sul gusto di fumare, intaccando il piacere con l’angoscia e la preoccupazione, soprattutto nelle donne.

Durante le discussioni ricorrevano affermazioni del tipo: “È ciò che vedrai non appena aprirai il tuo pacchetto, ‘ Il fumo uccide ‘ su ogni sigaretta che c’è, e poi lo vedrai ogni volta che ne prendi una”. Oppure: “Lo vedrai 15, 20 volte al giorno”.

Un messaggio che non può essere evitato e che oltretutto sarà visibile anche a chi sta accanto al fumatore, che potrebbe provare un senso di imbarazzo e vergogna.

Non è così male tra le persone che fumano perché sei nella stessa posizione, ma se fossi con amici che non fumano, sarebbe un po’ imbarazzante”.

Il nuovo approccio è in valutazione anche in Canada e potrebbe presto andare a sommarsi alle campagne antifumo governative e all’aumento delle tasse sulle sigarette, che secondo l’organizzazione Cancer Research Uk – che ha finanziato la ricerca di Moodie – sono ad oggi i metodi più efficaci per disincentivare i giovani dall’iniziare a fumare.

Tuttavia non è da sottovalutare l’obiezione più comune emersa all’interno dei focus group: alla lunga la costante presenza degli avvertimenti potrebbe indebolire il messaggio, desensibilizzando il target che lo percepirebbe come un rumore di fondo.

E voi, che ne pensate?

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