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La Siae guarda al futuro con fiducia: l’Intelligenza Artificiale non la spaventa, anzi, il Presidente Salvatore Nastasi sostiene che possa migliorare la qualità della vita. Tuttavia, la tutela della proprietà intellettuale rimane primaria per l’organizzazione, che conta su oltre centomila autori ed editori. Nastasi esprime apprezzamento per il recente regolamento europeo che riconosce la proprietà intellettuale legata all’IA e assicura che la Siae vigilerà affinché questa battaglia non venga persa.

Il Direttore generale Matteo Fedeli sottolinea le implicazioni dell’IA su diversi settori, come ad esempio quello dei doppiatori, esposti al rischio di essere sostituiti da software in grado di parlare in multiple lingue. Fedeli invita a comprenderne i fenomeni anziché resistere, citando l’esempio dell’avvento di internet. Infine, loda l’IA act come un passo positivo che dimostra l’attenzione del legislatore europeo a questi temi.

In un contesto in cui il progresso tecnologico avanza rapidamente, la Siae si prepara a difendere i diritti degli autori e editori, dimostrando che non si arrenderà di fronte alle sfide poste dall’Intelligenza Artificiale. Questo approccio determinato e propositivo riflette la volontà dell’organizzazione di adattarsi al cambiamento, senza mai perdere di vista la tutela della creatività e dell’innovazione.