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venerdì, Giu 21

Siamo molto più onesti di quanto crediamo (racconta uno studio su 17mila portafogli smarriti)


Da un esperimento che ha coinvolto ben 355 città è emerso che siamo molto più onesti di quanto pensiamo: la maggior parte dei portafogli, smarriti per finta, è stata restituita. Ma non solo: sono stati restituiti quelli che contenevano più soldi

portafogli
(foto: Getty Images)

Cosa fareste se trovaste un portafogli a terra? Lo restituireste, anche se dovesse contenere un bel gruzzoletto di soldi? A rispondere è oggi un team di ricercatori internazionale che in uno studio appena pubblicato su Science ha cercato proprio di capire quanto le persone, in giro per il mondo, siano oneste. E la risposta è davvero sorprendente: più soldi ci sono in un portafogli, maggiore sarà la nostra propensione a restituirlo al legittimo proprietario.

Per capirlo, i ricercatori hanno svolto alcuni esperimenti, molto simili alle candid camera che vediamo in tv.

Per circa 350 città in 40 paesi diversi (per un totale di 17mila portafogli), i ricercatori si sono finti dei turisti che, dopo aver trovato un portafogli smarrito, sono entrati in banche, teatri, musei, uffici postali, alberghi, stazioni di polizia, tribunali o altri uffici pubblici, consegnandolo e riferendo di averlo trovato casualmente per strada. In tutti i casi il portafogli conteneva una lista della spesa e alcuni documenti, con il nome e la mail del proprietario (fittizio). Mentre le quantità di soldi all’interno erano variabili: nessuna quantità di denaro, un piccola quantità di circa 15 dollari e un somma più cospicua, di 100 dollari.

Inizialmente, i ricercatori si aspettavano che all’aumentare della cifra contenuta, sarebbe aumentata anche la probabilità che il portafogli non sarebbe stato restituito al proprietario. Con molta sorpresa, però, i ricercatori hanno osservato proprio il contrario: in 38 paesi su 40, le persone hanno provato a rintracciare il legittimo proprietario. Dalla ricerca è emerso che in Svizzera, Norvegia, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia, tra il 70 e l’85% dei portafogli è stato restituito, mentre in altri Paesi come Cina, Perù, Kazakistan e Kenya, tra l’8 e il 20% solamente. Per l’Italia, invece, è emerso che è stato restituito solamente il 30% dei portafogli vuoti e il 50% di quelli contenenti soldi.

Secondo l’analisi, le persone sono state più propense a restituire i portafogli smarriti quando contenevano denaro: in generale, infatti, tra i portafogli restituiti il 51% conteneva 15 dollari, solamente il 40% era vuoto, mentre ben il 72% conteneva circa 100 dollari. Precisiamo, tuttavia, che non tutti i portafogli sono stati restituiti, alcuni dei quali in luoghi davvero insospettabili: nelle vicinanze del Vaticano e in due enti anti-corruzione, precisano i ricercatori.

Da successivi sondaggi, i ricercatori hanno cercato di capire perché l’onestà (a volte) conta più dei soldi. Dalle risposte di circa 2500 persone è emerso che oltre all’altruismo, c’è la preoccupazione di screditare la propria immagine di sé. Come raccontano i ricercatori, infatti, molto spesso riteniamo erroneamente che le persone siano egoiste, ma in realtà la loro immagine di sé come persona onesta è più importante di un guadagno economico immediato. “Il fattore psicologico, ovvero il rifiuto a sentirsi dei ladri può essere più forte dell’interesse economico personale”, ha commentato il co-autore dello studio Michel André Maréchal dell’Università di Zurigo.

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