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Da Wired.it :

Il finale della prima stagione lasciava alcune questioni in sospeso, soprattutto fra Bea, Madhi e Ludo. Nella nuova intercorre un certo lasso di tempo e ritroviamo i tre protagonisti, come spiega il regista Ciro Visco “In un momento totalmente diverso della loro vita e ognuno è incastrato  nella propria realtà, non riuscendo a uscire da quelle maglie e quindi i personaggi che sono maturati”. Saranno un Madhi molto diverso, una Bea in mondo di donne e e Ludo nel suo mondo a tratti surreale a distanza di tempo“.

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Otto puntate per la nuova serie prodotta da Sky Studios che racconta la città, le sue periferie, il traffico di cocaina e la lotta tra bande. Alla produzione creativa, alla supervisione della colonna sonora e nel ruolo di Snake c’è il rapper Salmo

Per la caratterizzazione dei personaggi, Paolo Vari, sceneggiatore insieme Ivano Fachin, Tommaso Matano, Giovanni Galassi e allo stesso regista Ciro Visco, spiega un punto fondamentale:

In primo piano Fahd TrikiMarco Piovanotto

Dentro al Blocco (una serie di appartamenti abusivi in un grande edificio) arriva una novità: è la Kasba, come dice il regista: “La vera sfida è stata poi inserire uno strand narrativo nuovo che era quello costituito dai ragazzi della Kasba, che per noi sono sicuramente un plusvalore, perché sono un’iniezione di gioventù: hanno tutti 20 anni, sono molto carichi, ma soprattutto vengono veramente dalla strada e hanno vissuto determinate esperienze, e quindi quello che ci riportano è assolutamente più vicino alla realtà”.

Lo street casting per la ricerca dei futuri membri della Kasba è partito proprio dai quartieri (San Siro, Barona, ecc.) mentre si stava ancora scrivendo la sceneggiatura. I profili rispecchiavano l’idea di ragazzi nordafricani legati al mondo musica trap e drill. Ragazzi con dei sogni che vorrebbero diventare artisti. Dopo una selezione su più di 70 persone i tre principali interpreti per Fad, Noè e Eiman sono stati individuati. Si è poi iniziato a lavorare con loro poiché nessuno aveva avuto mai un’esperienza attoriale. L’importante era l’attitudine e il loro vissuto, il più possibile vicino alla realtà e funzionale alla serie tv.

Sul set di Blocco 181Nicholas David Altea



[Fonte Wired.it]