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sabato, Set 17

Signify presenta SpaceSense: le luci si accendono da sole quando le lampadine sentono perturbazioni nel segnale Wi-Fi

da Hardware Upgrade :

In questo momento storico di rialzo dei prezzi dell’energia sono tornati molto in voga molti comportamenti virtuosi che quelli della mia generazione hanno imparato da piccoli, quando un lampadina a incandescenza consumava facilmente 100 Watt, ossia la semplice azione di spegnere la luce quando si esce da una stanza.

Il taglio dei consumi delle luci LED ha portato molti a dimenticare questa buona pratica, ma oggi, visto che ogni Wh torna ad avere un costo pi sensibile, buona cosa tornare alle buone e vecchie abitudini.

Le funzioni della smart home possono venirci sicuramente in aiuto e ormai spesso possibile spegnere una luce anche dalla stanza accanto coi comandi vocali. Ma la smart home ci ha anche abituato a una forte automazione e tolto dalla testa alcune routine. Una soluzione molto pratica quella di avere dei sensori di presenza all’interno delle stanze, che accendano la luce solo quando effettivamente c’ qualcuno dentro.

Nell’uso sono certamente comodi, ma richiedono un’installazione e un acquisto separati, con una penetrazione all’interno delle case non cos elevata a conti fatti.

WiZ SpaceSense: il sensore di presenza senza sensore di presenza

Signify SpaceSense

Signify promette per di portare una piccola rivoluzione nel settore, con l’innovazione sviluppata da WiZ, marchio che l’azienda (precedentemente nota come Philips Lighting) controlla.

SpaceSense, questo il nome della tecnologia, fa le stesse cose di un sensore di presenza, ma senza il sensore di presenza. Le lampadine connesse WiZ sfruttano infatti la tecnologia Wi-Fi per la connessione e il controllo e la tecnologia SpaceSense in grado di rilevare le perturbazioni della rete e stabilire cos la presenza, o meno, di persone nella stanza.

SpaceSense: il sensore di presenza virtuale basato sulle perturbazioni del Wi-Fi

Possiamo immaginare che l’ingresso di una persona all’interno di una stanza in cui presente una rete Wi-Fi sia paragonabile all’ingresso in piscina, situazione in cui il nostro corpo a contatto con le molecole d’acqua crea delle onde che perturbano la superficie, altrimenti piatta e liscia, della piscina stessa. Il nostro corpo crea un perturbazione dei segnali Wi-Fi mentre presente e si muove in una stanza e il sistema SpaceSense in grado di rilevare queste perturbazioni sfruttandole alla stregua di un sensore di presenza.


Il vantaggio, a differenza dei sensori di presenza che sono direzionali, che la perturbazione omnidirezionale, per cui ogni punto della stanza virtualmente coperto, senza coni d’ombra.

Per sfruttare la tecnologia sar sufficiente avere almeno due lampadine connesse per stanza e avere la versione pi aggiornata dell’app di controllo WiZ App V2. Dall’applicazione sar anche possibile regolare la sensibilit del sistema ed evitare i falsi positivi dovuti all’ingresso nella stanza di piccoli animali domestici. Naturalmente si tratta di un servizio opzionale e gli utenti potranno continuare a usare le lampadine nel modo tradizionale, senza utilizzare il sensore di presenza virtuale.

La nuova versione dell’app, con la possibilit di attivare la tecnologia SpaceSense, dovrebbe essere rilasciata verso la fine del mese.

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