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venerdì, Feb 18

Signore degli anelli, c’è una diatriba in corso su chi detenga i diritti



Da Wired.it :

Un pugno di diritti per domarli tutti: in questi giorni Il Signore degli anelli è di tendenza. Non solo perché stanno uscendo sempre più anticipazioni sulla serie Gli anelli del potere che sarà finalmente tratta il prossimo settembre dalla saga di Tolkien, ma anche perché i diritti stessi che riguardano le opere dello scrittore britannico sono al centro di un’accesa diatriba. La scorsa settimana, infatti, la società Zaentz Co. ha annunciato di voler mettere in vendita i diritti de Il Signore degli anelli e de Lo Hobbit, in particolare quelli legati alle trasposizioni cinematografiche, al merchandising, ai giochi, ai parchi tematici e  agli eventi dal vivo, per un valore che si stima aggirarsi attorno ai 2 miliardi di dollari. Warner Bros., però, non ci sta.

La casa cinematografica, infatti, detiene ormai da oltre vent’anni i diritti di queste opere, tanto da averne tratto le due trilogie filmiche firmate da Peter Jackson tramite la sua New Line Cinema, che sta attualmente co-producendo anche la serie di Amazon Prime Video e ha in progetto per il 2024 il film animato The War of Rohirrim. Warner sostiene di avere un accordo di licenza su Signore degli anelli & co. fin dalla fine degli anni Novanta e di aver risposto negli anni a tutti i requisiti necessari per mantenere quei diritti in proprio possesso, esercitando in tempo l’opzione di rinnovo e facendo i dovuti pagamenti periodici a Zaentz Co.

Da parte sua Zaentz afferma  di essere la legittima proprietaria dei diritti, acquisiti tra gli anni Sessanta e Settanta, prima dalla United Artists che li deteneva a sua volta e poi dagli eredi di Tolkien, e che in parte si estendono a coprire titoli postumi come Il Silmarillion e I Racconti incompiuti di Numenor e della Terra di Mezzo, e di poterli quindi mettere in vendita al miglior offerente. Proprio questa società era dietro alla produzione del primo film animato ambientato nella Terra di Mezzo, uscito nel 1978. Negli ultimi vent’anni poi sono state innumerevoli le occasioni in cui i diritti tolkeniani sono stati oggetto di controversie, anche con gli stessi eredi dello scrittore. Paradossalmente la Zaentz Co. è tenutaria anche dei diritti del catalogo classico dei film Warner, con titoli come Qualcuno volò sul nido del cuculo, Amadeus e Il paziente inglese, e in passato si era anche parlato di un’acquisizione da parte di Warner delle stessa Zaentz: i rapporti tra le due realtà, dunque, sono ulteriormente intrecciati e complessi.

In precedenza, Zaentz, New Line e Wingnut Films, la casa produttrice di Peter Jackson, si erano scontrate duramente sull’equa distribuzione dei proventi della trilogia dell’Anello, tanto da mettere in dubbio che Jackson potesse tornare a dirigere anche i tre film dello Hobbit, come poi invece è stato. Ora pare che la società voglia trarre il massimo profitto da un mercato in cui le properties su queste grandi saghe narrative sono estremamente ghiotte e lucrose, visto il grande interesse di tutte le case produttrici e delle piattaforme di streaming. Warner Bros. però ci tiene a ribadire di avere ancora i diritti in suo possesso legittimo, che vengono rinnovati fintanto che lo studios produca nuovi titoli legati alla saga della Terra di Mezzo. Riuscirà il tempo (e gli accordi economici) a riportare la pace nella Contea?



[Fonte Wired.it]