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martedì, Mar 14

Silicon Valley Bank, quali sono le altre banche statunitensi a rischio



Da Wired.it :

Le chiusure della Silicon Valley Bank e della Signature Bank allarmano i risparmiatori statunitensi, preoccupati che un effetto contagio possa colpire anche altri istituti.  A gettare benzina sul fuoco, in questo senso, è l’andamento dei mercati: sono diverse le banche regionali che hanno perso in maniera considerevole in borsa.

In particolare, secondo un’analisi di Jp Morgan, lo scorso 13 marzo si è registrato un crollo di Citizens Financial Group, PacWest Bancorp, Western Alliance Bancorporation, Comerica e First Republic Bank. Nonostante la parziale risalita vissuta a sole ventiquattr’ore di distanza, tre di queste banche sono state messe sotto osservazione da Moody’s. Si tratta, come riporta l’agenzia Reuters, di First Republic, Western Alliance Bancorporation e Comerica, che ora sono a rischio declassamento insieme a Intrust Financial, Umb Financial e Zions.

Le posizioni più traballanti sembrerebbero essere quelle di First Republic e Western Alliance, che alla riapertura delle borse del 13 marzo hanno fatto segnare perdite superiori al 67%. A nulla o quasi erano dunque servite le rassicurazioni del presidente statunitense Joe Biden relativamente ai depositi dei risparmiatori dei due istituti.

Entrambe le banche sono tornate però a respirare il giorno successivo: First Republic, che ha sede a San Francisco, è volata all’avvio degli scambi, con un rialzo del 61%. Western Alliance, istituto di Phoenix, si è invece attestata lungo la giornata su un aumento del 13% del valore delle proprie azioni.

L’attenzione degli addetti ai lavori e dei risparmiatori è ora concentrata sulle prossime mosse delle banche centrali. Il 16 marzo nella riunione in cui la Bce dovrebbe alzare i tassi di interesse di altri 50 punti base non potranno non essere prese in considerazione le tensioni globali del sistema bancario. Qualche giorno dopo, lo stesso varrà per la Fed, che potrebbe cambiare la propria strategia e, anziché alzare i tassi di 25 punti base, lasciarli invariati o addirittura abbassarli.



[Fonte Wired.it]