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sabato, Apr 08

Sindaco australiano diffamato da ChatGPT, OpenAI potrebbe finire alla sbarra

da Hardware Upgrade :

In diversi casi ChatGPT ha dimostrato di non essere (ancora) infallibile. Se alla chabot di OpenAI si chiedono informazioni su una persona, talvolta può restituire informazioni non proprio corrette, ribattezzate “allucinazioni”, così fuorvianti da rischiare di finire in tribunale.

È quanto sta avvenendo in Australia, dove il sindaco di Hepburn Shire, 120 chilometri a nord-est di Melbourne, si è detto pronto a denunciare OpenAI perché ChatGPT lo ha accostato erroneamente a uno scandalo di corruzione che ha coinvolto una filiale della Reserve Bank of Australia nei primi anni 2000.

Secondo la chabot, il sindaco Brian Hood avrebbe scontato una pena detentiva per corruzione, ma la cosa non è assolutamente vera. Peraltro, appositamente interrogata, la chatbot ha restituito come fonti link a notizie di ABC News, The Guardian e Reuters del tutto inesistenti.

Se ChatGPT non sarà corretto, il sindaco sarebbe pronto a depositare una causa per diffamazione contro il servizio. Secondo quanto ricostruito da Reuters, Hood ha lavorato per Note Printing Australia, filiale della Reserve Bank, ed è stato colui che ha scoperto il pagamento di tangenti a funzionari stranieri per l’assegnazione di alcuni contratti. Hood non è mai stato accusato di un crimine né ha scontato pene detentive.

Dopo essere stati allertati da diversi cittadini, gli avvocati hanno inviato una lettera a OpenAI il 21 marzo per chiedere di correggere l’errore, dando 28 giorni di tempo per farlo, altrimenti sarebbero ricorsi per vie legali. OpenAI non ha risposto alla lettera di rimostranze.

Se Hood dovesse procedere, sarebbe la prima volta che una persona denuncia ChatGPT per diffamazione. “Sarebbe potenzialmente un momento storico, si sta applicando questa legge sulla diffamazione a una nuova area dell’intelligenza artificiale e della pubblicazione nello spazio IT”, ha detto a Reuters James Naughton, partner di Gordon Legal, studio legale di Hood. “È un funzionario eletto, la sua reputazione è fondamentale per il suo ruolo“, ha aggiunto Naughton.

La versione di ChatGPT (più avanzata) integrata su Bing, invece, non restituisce lo stesso risultato. Hood è identificato correttamente come un informatore e il motore di Microsoft riporta che “non era coinvolto nel pagamento di tangenti… come affermato da un chatbot AI chiamato ChatGPT”.

In Australia, il pagamento dei danni per diffamazione è in genere limitato a circa 400.000 dollari locali, ma molto dipende dal numero esatto di persone che ha avuto accesso alle false informazioni, perciò la cifra potrebbe essere molto più alta se Hood riuscisse ad appurarla.

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