Skype chiude ufficialmente oggi, il 5 maggio 2025: si dirà così addio a un pezzo di storia dell’informatica. Il celebre software multipiattaforma per messaggistica e VoIP di proprietà di Microsoft ha cercato di rimanere rilevante in un mondo ultracompetitivo, con le decisioni recenti di eliminare il sistema con crediti in favore di quello con pacchetti in abbonamento e di cancellare i numeri personali. Ma non è bastato e la casa madre ha ufficializzato la chiusura del progetto, invitando tutti gli utenti che ancora utilizzano Skype a passare alla soluzione più moderna ovvero Teams.
Esportare le vecchie chat
Ma è possibile non perdere le vecchie chat di Skype portandole su Teams? Si, ecco come.
Vi basterà collegarvi al sito ufficiale per scaricare Teams, scegliere il vostro sistema operativo e installare l’applicazione seguendo la procedura guidata. Una volta terminata, potrete eseguire il login usando le vostre credenziali Skype in modo tale che tutte le vostre vecchie chat vengano salvate direttamente su Teams. I dati saranno disponibili fino a gennaio 2026 per l’esportazione o la cancellazione da parte degli utenti.
La storia di Skype
Per lunghi anni, Skype è stato il software più utilizzato per chat, chiamate e videochiamate sia in ambito privato sia in quello lavorativo, facendosi forte della sua gratuità e sulla possibilità di essere installato su ogni tipo di dispositivo dai computer a, successivamente, gli smartphone. Acquistato prima da eBay per 2,6 miliardi di dollari nel 2005 e dunque da Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari (come ideale sostituto di Live Messenger), ha subito la concorrenza arrembante prima delle app di messaggistica come WhatsApp e poi dalle soluzioni più moderne per la videoconferenza e videochiamata come Zoom, in modo particolare dalla pandemia Covid-19 in poi. Microsoft lo ha aggiornato fino a pochi mesi fa, impreziosendolo con Bing e GPT-4 per le funzionalità di intelligenza artificiale e di assistenza. Skype ha gradualmente perso interesse in un mondo in veloce cambiamento: garantiva la possibilità di chiamare numeri fissi o portatili di tutto il mondo a prezzi convenienti acquistando un credito, ma con operatori che offrono oggi tariffe continentali e internazionali sempre più convenienti non è più riuscito a rimanere sulla cresta dell’onda.
Visti i costi di gestione, manutenzione e assistenza non indifferenti per un software di questa portata, Microsoft si è dunque vista costretta a scegliere per la chiusura.