Seleziona una pagina
lunedì, Feb 20

Smartphone, il tuo può rivelare lo stato di salute di un ponte



Da Wired.it :

I ricercatori hanno iniziato con un esperimento controllato, in cui hanno raccolto dati guidando attraverso il Golden Gate Bridge con gli smartphone sistemati sul cruscotto. Conoscevano tutte le variabili: il tipo di auto in cui si trovavano, la velocità, la loro posizione in un dato momento e la posizione esatta dei telefoni nell’auto. Durante la guida, i telefoni raccoglievano dati dai loro accelerometri, strumenti che misurano il movimento, in questo caso le vibrazioni dell’auto. Questo ha permesso ai ricercatori di misurare con precisione la frequenza modale del ponte, che corrispondeva ai dati rilevati dai sensori tradizionali distribuiti lungo la struttura.

Dopoché gli scienziati hanno chiesto a Uber di fornire i dati rilevati dall’accelerometro dei suoi conducenti in transito sul Golden Gate: “Non so che tipo di telefono abbiano, non so che tipo di auto abbiano, non ho idea di quanto stiano andando veloci”, dice Matarazzo. Tuttavia, anche i dati di Uber sono stati in grado di stimare con precisione la frequenza modale. Questo perché, mentre i dati di Uber non sono necessariamente coerenti – i conducenti usano molti veicoli e telefoni diversi – il Golden Gate Bridge lo è.

Il peso dell’e-commerce

Ma se misurare una variazione della frequenza modale può servire ad accertare che un ponte ha un problema, gli ingegneri devono comunque capire cosa lo provochi. Può rivelarsi un compito difficile, perché anche l’ambiente naturale può influenzare la frequenza modificando lo stato dell’acciaio e del cemento, per esempio quando le temperature esterne si alzano e si abbassano. Matarazzo tuttavia osserva che le ricerche passate hanno dimostrato che è possibile isolare e tenere conto di questi segnali.

Ogni anno cresce la necessità di monitorare adeguatamente le migliaia di ponti che invecchiano. Alcune strutture stanno superando di molto il ciclo di vita previsto originariamente, e tutte oggi sono gravate da maggior numero di veicoli più grandi, come le legioni di camion che consegnano i nostri ordini online. “È come chiedere a una persona di ottant’anni di portare un carico maggiore di quello che trasportava da giovane – spiega l’ingegnere Nasim Uddin dell’Università dell’Alabama di Birmingham, che studia l’uso degli smartphone per rilevare le frequenze modali dei ponti –. Ecco perché i ponti stanno crollando ovunque. A meno che non si disponga di un sistema come questo, credo che non saremo in grado di gestire la cosa”.

Privacy e proprietà dei dati

Se siete preoccupati all’idea che i comuni possano iniziare a registrare la posizione del vostro smartphone e i dati dell’accelerometro per monitorare i ponti, secondo Matarazzo non avete nulla da temere. Il suo team prevede di utilizzare veicoli delle città, come le auto della polizia, per la raccolta dei dati. Le aziende di ride-sharing come Uber potrebbero fornire i dati dei loro autisti, mentre le aziende di logistica potrebbero consentire ai ricercatori di attingere alle informazioni dei semirimorchi e di altri veicoli di grandi dimensioni.



[Fonte Wired.it]