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martedì, Gen 17

SO-DIMM addio, sta arrivando CAMM: un nuovo formato di memoria per i notebook

da Hardware Upgrade :

Le memorie in formato SO-DIMM hanno i giorni contati. La JEDEC, l’organismo che si occupa di standardizzare determinati aspetti nel settore PC, tra cui le memorie, adotterà formalmente il form factor CAMM (Compression Attached Memory Module) come prossimo standard per le memorie dei notebook.

L’obiettivo è quello di offrire un elevato quantitativo di memoria in uno spazio più contenuto, semplificando al contempo la progettazione dei portatili. Ne parla PC World, riprendendo le parole di Tom Schnell, Dell Senior Distinguished Engineer e membro del comitato della JEDEC.

Schnell è il creatore dei moduli CAMM, già adottati da Dell lo scorso anno nelle suo workstation mobile con processori Alder Lake-HX. Lo standard della JEDEC sarà basato su quel progetto, ma probabilmente con alcuni piccoli cambiamenti.

Le altre realtà del settore parte dell’organismo, una ventina circa nella “cabina di regia”, hanno votato all’unanimità la specifica 0.5 dello standard CAMM e si punta all’approvazione della specifica 1.0 nella seconda metà dell’anno. I primi portatili con moduli CAMM aderenti alla specifica potrebbero arrivare nel corso del 2024.

L’anno scorso Dell ci aveva spiegato che i moduli CAMM avevano uno spessore il 57% inferiore rispetto a quanto richiesto dai tradizionali moduli SO-DIMM per offrire 128 GB di memoria. “Buona parte dei problemi delle SO-DIMM sono legati al design, alle tracce troppo lunghe richieste per connettere la CPU al modulo di memoria”, scrivevamo nell’aprile scorso. “Con CAMM, tale lunghezza è inferiore e questo porta benefici a tutto tondo: meno energia necessaria e velocità potenziali superiori. Secondo Dell con CAMM la distanza tra la DRAM e la CPU si dimezza, passando da circa 7,5 a 3,8 cm“.

“Dell ritiene che CAMM sia un progetto superiore anche in termini di affidabilità perché il suo design ne garantisce una protezione maggiore da urti e altre problematiche rispetto ai moduli SO-DIMM. Inoltre, il connettore può agire da dissipatore di calore, migliorando il raffreddamento delle memorie“.

Quanto alle prestazioni, Schell ha affermato che sebbene la specifica sia ancora lontana dall’essere finalizzata, i primi moduli CAMM standardizzati potrebbero avere un data rate di 6400 MT/s o superiore, partendo sostanzialmente dal livello raggiunto dalle SO-DIMM.

Detenendo dei brevetti sul design, Dell dovrebbe ricevere delle royalty, ma secondo Schnell si tratta di un “problema” praticamente superato visto la rapida approvazione. “Dell è una grande azienda, non teniamo le luci accese perché otteniamo royalty su un brevetto”, ha spiegato. “Essenzialmente vogliamo recuperare il costo per averlo inventato e implementarlo“.

“Facciamo parte dell’industria dei PC, costituita da un ecosistema di partner, fornitori che alimenta tutti”, ha affermato Schnell. “Certo, Dell apporta una grande innovazione nei propri sistemi, ma integriamo anche innovazioni di molte altre persone”. Insomma, Dell non sembra voler spremere l’industria per ottenere un introito costante. Questo però è quello che dice Dell, vedremo se qualcuno avrà da obiettare.

Quanto al futuro di CAMM, una volta che troverà la strada del mercato, Schnell ha dichiarato che potrebbe servire anche per integrare nei laptop memoria LPDDR su moduli sostituibili, laddove oggi quel tipo di memoria usata per i notebook che puntano a una grande autonomia è fondamentalmente saldata.

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