La Puglia apre al social freezing, con un sostegno economico destinato alle giovani donne per sostenere i costi per il congelamento dei loro ovociti. La misura è stata pensata per consentire alle donne in età riproduttiva di scegliere quando diventare madri, anche una volta concluso il tempo biologico. Il contributo, che sarà una tantum, potrà essere di massimo 3mila euro e sarà riservato a donne di età compresa tra i 27 e i 37 anni. La misura è stata finanziata dalla Regione Puglia con 900mila per il triennio 2025-2027.
È possibile presentare domanda per richiedere il sussidio economico entro e non oltre il 3 luglio 2025. Secondo quanto comunicato dagli avvisi pubblici delle Asl della regione, tutte le richiedenti dovranno risiedere in Puglia da almeno un anno al momento della richiesta e avere un Isee pari o inferiore a 30mila euro. Il contributo potrà coprire le spese mediche di crioconservazione degli ovociti effettuati all’interno dei centri per la procreazione medicalmente assistita (pma) sia pubblici che privati iscritti nel registro nazionale. Non saranno invece coperti tutti i costi per gli eventuali esami diagnostici preparatori al percorso di pma e crioconservazione.
L’iter per l’ottenimento del sussidio
Le donne che intendono fare domanda per ottenere il contributo possono farne richiesta direttamente all’Asl allegando il proprio Isee fino al 3 luglio. Entro 60 giorni l’Asl comunicherà loro l’ammissione del beneficio, in modo da poter procedere alla presentazione del documento che attesta l’avvio del percorso di pma e la sussistenza delle condizioni cliniche necessarie per portarlo avanti. Una volta concluso il percorso, sarà possibile presentare la documentazione della spesa per l’ottenimento del rimborso.
Come funziona il congelamento degli ovociti?
Il congelamento degli ovociti è un processo che consiste nel prelievo e nella conservazione delle cellule uovo (ovociti) tramite congelamento che permette di conservare la fertilità femminile per un utilizzo futuro. Grazie alle nuove tecnologie, oggi il congelamento degli ovuli offre buone possibilità di sopravvivenza delle cellule, consentendo alle donne di utilizzarli per una gravidanza anche molti anni dopo il congelamento.
Le ragioni per cui una donna potrebbe decidere di congelare i propri ovociti possono essere diverse. Può farlo nel caso in cui soffra di malattie che potrebbero comprometterne la fertilità, o se si trova in una condizione che potrebbe interferire con essa, come nel caso di una storia familiare di menopausa precoce. Può anche essere necessario se deve assumere farmaci che potrebbero danneggiare la fertilità. Si può poi anche decidere di congelare gli ovociti per motivi personali, ad esempio se si desidera posticipare la maternità e preservare la fertilità per un futuro momento, ed è proprio in questo caso che il processo viene definito social freezing.