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martedì, Feb 09

Social network, come controllare la sicurezza del proprio profilo



Da Wired.it :

Da Instagram a Facebook, da Twitter a TikTok fino a Whatsapp: ecco alcune indicazioni su come proteggere l’account e sulle impostazioni di sicurezza

Social Media Apps
Whatsapp, Facebook e Instagram (Foto: Nasir Kachroo/NurPhoto via Getty Images)

Il 9 febbraio è l’Internet Safer Day, una giornata internazionale di sensibilizzazione sui possibili rischi che si corrono navigando in rete. E un ruolo preponderante nella prevenzione ha il tema della protezione dei propri dati. Come tutelare le proprie informazioni si principali social network?

Facebook

Il social network principale mette a disposizione dei suoi utenti degli strumenti in grado di fornire alle persone il pieno controllo di quello che condividono, dei contenuti visualizzati e sulla selezione degli utenti che possono incontrare sulla piattaforma.

Strumento indispensabile su Facebook è il Controllo della sicurezza che permette a un utente di verificare la solidità della propria password e di imparare a proteggerla. Lo strumento permette anche di attivare l’autenticazione a due fattori e le notifiche d’accesso che informeranno l’utente in caso di tentativi d’accesso al profilo non autorizzati.

Altro strumento necessario per navigare sicuri è il Controllo della privacy. Questo strumento permette all’utente di capire chi può vedere i post condivisi o quali persone possono trovarlo su Facebook. Lo strumento, inoltre, permette anche di gestire le proprie impostazioni sulla condivisione dei dati e di proteggere ulteriormente il proprio account.

Instagram

Il social più “giovane” della galassia di Menlo Park è molto più dinamico rispetto al fratello maggiore. Per questo gli strumenti forniti da Menlo Park permettono agli utenti di ottenere più agevolmente una navigazione sicura sul social network. L’impegno della società, infatti, è quello di rendere Instagram una piattaforma che non dia spazio a episodi di cyberbullismo.

Pertanto gli utenti possono bloccare o limitare gli account che si comportano scorrettamente oppure impostare un filtro automatico, o manuale, per i commenti offensivi o inappropriati. Per questi strumenti Instagram ha messo in campo un’intelligenza artificiale in grado di avvisare le persone quando il commento appena scritto potrebbe essere offensivo per il destinatario o la community, invitando così il mittente a ripensarci.

Uno degli ultimi strumenti sviluppati dal team di Instagram consente agli utenti di eliminare in blocco fino a 25 commenti contemporaneamente. Questo permette una pulizia più rapida delle frasi negative troppo spesso ancora presenti sulla piattaforma. Inoltre, come per Facebook, anche Instagram continua a fare della segnalazione dei post un’arma potente che gli utenti possono, e devono usare, contro le violazioni alle regole della piattaforma.

WhatsApp

La piattaforma di messaggistica istantanea, recentemente nel mirino per la modifica delle sue condizioni di utilizzo, poi posticipata, avvisa di default i suoi utenti quando un utente sconosciuto li contatta. Se il numero non è presente nella rubrica del dispositivo la piattaforma chiede all’utente se desidera bloccare o segnalare il numero del contatto. Un altro controllo che l’utente può operare è sull’aggiunta nei gruppi. Infatti dalle Impostazioni della privacy l’utente potrà scegliere chi può invitarlo nei gruppi.

WhatsApp ha, inoltre, degli strumenti sempre attivi e non controllabili dagli utenti che consentono di apprendere quante volte un messaggio è stato inoltrato. I messaggi inoltrati più volte verranno automaticamente limitati. Questo WhatsApp lo fa per evitare il diffondersi di fake news. Sotto questo aspetto, inoltre, la piattaforma collabora con ong, governi e fact-cheker per fornire agli utenti fonti affidabili con l’obiettivo di incentivare una condivisione più ragionata di notizie verificate.

Twitter

Sulla piattaforma più della metà dei tweet su cui Twitter interviene per contenuti offensivi è ora processata automaticamente, senza appoggiarsi alle segnalazioni fatte dagli utenti. Nel 2018 la quota di questi tweet era pari a 1 su 5. Ed è stato registrato un aumento del 105% negli account presi in gestione da Twitter (bloccati o sospesi per aver violato le regole). Lo scorso agosto è stata lanciata una nuova funzione di controllo delle conversazioni, che consente di scegliere chi può rispondere ai propri tweet con tre opzioni: tutti (impostazione standard di Twitter predefinita); solo le persone che si seguono; solo le persone che vengono citate nel tweet. Inoltre, se un utente cerca termini legati al suicidio o all’autolesionismo sulla piattaforma, il primo risultato è una notifica che lo incoraggia a chiedere aiuto. E sono stare rinforzate le regole contro i discorsi di odio e le discriminazioni.

TikTok

Su TikTok è cominciata, come prescritto dal Garante della privacy italiano, la verifica dell’età degli utenti. Tra gli aggiornamenti più recenti, unici a livello di settore, per proteggere la community di TikTok e in particolare i minori di 16 anni: per gli utenti tra i 13 e i 15 anni è stata completamente disabilitata la funzione di messaggistica privata e gli account sono stati resi privati di default; alcune funzionalità, come Duetto e Stitch hanno acceso limitato in base all’età. Il collegamento famigliare, funzione di TikTok che permette ai genitori di avere controllo sui contenuti che i propri figli adolescenti possono vedere, sulle ricerche e sul tempo che possono passare sull’app, è stata ulteriormente rafforzata. TikTok ha comunicato anche il suo sostegno a Inhope, una rete globale di 47 hotline per la protezione dei bambini, impegnata in particolare a contrastare il la diffusione online di materiale pedopornografico.

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[Fonte Wired.it]