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giovedì, Ago 27

Sono sempre di più gli americani che decidono di rinunciare alla cittadinanza



Da Wired.it :

Il dato emerge da uno studio condotto dalla società Bambridge Accountants, che ha rilevato che nei primi sei mesi del 2020 sono stati 5816 i cittadini che hanno rinunciato al passaporto statunitense. Un dato più che raddoppiato dal 2019

(foto: Mario Tama/Getty Images)

Sono 5816 gli americani che nei primi mesi del 2020 hanno deciso di rinunciare alla propria cittadinanza. È quanto emerge da una ricerca condotta dalla Bambridge Accountants, società con sede a New York che si occupa di dati e statistiche relative all’immigrazione, che ha rilevato come il numero sia sensibilmente aumentato rispetto allo scorso anno. In tutto il 2019, infatti, sono stati solo 2072 i cittadini a rinunciare al passaporto statunitense, mentre il dato attuale si riferisce solo ai primi sei mesi dell’anno in corso e, secondo gli esperti che hanno curato la rilevazione, è destinato ad aumentare. La motivazione principale che ha guidato questa scelta, in base ai pareri raccolti, sembra essere la cattiva gestione del coronavirus da parte dell’amministrazione Trump a cui, però, si aggiunge anche l’insoddisfazione per l’attuale clima politico e per delle tasse troppo onerose.

I dati nello specifico

I ricercatori della società newyorkese sono partiti dai dati diffusi dal governo che, ogni tre mesi, pubblica un resoconto riguardante il numero di cittadini che non è più statunitense. Gli esperti hanno preso in considerazione sia il singolo dato che la sua progressione temporale e hanno notato che nel 2020 c’è stato un vero e proprio boom, dopo anni in cui la cifra si attestava intorno alle 2mila rinunce di cittadinanza annue. “Si tratta principalmente di persone che hanno già lasciato gli Stati Uniti da qualche tempo, ma che con l’attuale situazione politica hanno capito di averne abbastanza”, ha spiegato alla Cnn Alistair Bambridge, uno dei partner di Bambridge Accountants. “Quello che abbiamo notato è che le persone che hanno optato per questa scelta non condividono l’operato del presidente Trump. L’elemento di maggiore criticità è il coronavirus, poi le scelte di politica interna ed estera”, ha sottolineato ancora Bambridge.

Un altro picco è atteso a novembre, dopo il risultato delle elezioni: “Molti vogliono attendere cosa accadrà con le prossime presidenziali. Siamo conviti che se il presidente Trump dovesse essere rieletto, ci potrebbe essere una nuova ondata di rinunce”. Un iter che, comunque, rimane lungo e costoso: i cittadini che intendono fare questa richiesta devono presentarsi nell’ambasciata americana del paese in cui sono residenti e avviare una pratica che ha il costo di 2350 dollari. Cifra che, insieme alle normali difficoltà burocratiche, di certo, scoraggia in partenza i meno convinti.

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[Fonte Wired.it]