da Hardware Upgrade :
Se per gli utenti consumer la modifica di un’immagine scattata con una fotocamera può essere un problema relativo (e piuttosto raro), per società, organizzazioni e professionisti invece può essere un problema ben più grave con conseguenze anche di tipo legale. Per questo la nuova tecnologia di firma digitale annunciata da Sony negli scorsi giorni potrebbe interessare chi con la fotocamera “scatta” per lavoro.
La società nipponica permetterà quindi di rendere molto più complesso modificare un’immagine senza che possa essere scoperto e questo andrebbe a beneficio dell’autenticità di tutte quelle realtà dove un’immagine più o meno veritiera è alla base di scelte strategiche sia di analisi e rilevanza legale di qualche tipo. Ecco quello che c’è da sapere.
Yasuo Baba (Director of Digital Imaging and European Product Marketing di Sony) ha dichiarato in merito “una delle missioni di Sony è consolidare le soluzioni aziendali con tecnologie d’immagine all’avanguardia, e l’integrazione di un sistema di firma digitale nelle fotocamere è destinata a rivoluzionare la lotta alla manipolazione e alla contraffazione delle immagini in diversi campi”.
Sony e la firma digitale contro la contraffazione delle immagini
Secondo quanto riportato dal produttore, la firma digitale viene apposta al momento dello scatto per impedire “l’uso fraudolento” di fotografie. Non si tratta solamente di una questione legata ai diritti di utilizzo o alla paternità dell’immagine (per quanto importanti) ma di uno strumento che potrebbe essere impiegato anche nelle aule di un tribunale. Tra gli esempi riportati da Sony stessa troviamo la verifica dei passaporti e documenti d’identità ma anche media, professionisti sanitari, forze dell’ordine nel settore edile e assicurativo.
Il sistema prevede l’utilizzo di crittografia standard. L’utente business/corporate/professionale dovrà richiedere una licenza alla società per abilitare la funzione sulla fotocamera Sony. A quel punto il processore sarà abilitato a generare una firma crittografata quando l’otturatore scatta. Nel caso di modifiche (editing) di vario genere e a vari livelli, la firma scomparirà e il server di certificazione del cliente potrà rilevare la manipolazione dell’immagine.
Attualmente questo sistema di protezione è disponibile sulla A7 IV presentata a ottobre dello scorso anno. In futuro l’elenco dovrebbe ampliarsi con altri modelli che supporteranno questa novità. Essendo un sistema di sicurezza aggiuntivo la sua implementazione deve essere garantita anche a livello hardware e quindi non tutti i modelli potrebbero supportarlo.
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