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mercoledì, Feb 16

Sony LinkBuds: gli auricolari che non isolano



Da Wired.it :

Il sistema di ancoraggio all’orecchio è garantito da una sporgenza in silicone, disponibile in 5 differenti dimensioni, che blocca l’auricolare. Bisogna prendere un po’ di confidenza all’inizio per capire bene come indossare i LinkBuds, ma dopo un po’ di esercizio tutto diventa automatico. Va detto che, nonostante l’auricolare rimanga saldamente fermo nell’orecchio si ha sempre un po’ il timore di poterli perdere: è solo una sensazione.

Suono cristallino

La grande tradizione di Sony nel settore dell’audio professionale è stata portata in dote nello sviluppo di questi auricolari, ma lo speaker ad anello non era affatto scontato che suonasse bene — anche perché non può farsi aiutare dall’isolamento del padiglione auricolare che tutti i modelli in-ear assicurano. La sorpresa è quindi maggiore. 

I Sony LinkBuds offrono un suono pulito, cristallino, equilibrato, potente, ideale in ogni occasione di ascolto. Usati per le chiamate telefoniche o per le video call sono una manna, è davvero come se avessimo davanti a noi il nostro interlocutore. Infatti, per offrire massima chiarezza alle conversazioni telefoniche, i LinkBuds sono dotati di tecnologia Precise Voice Pickup, che garantisce l’elaborazione avanzata dei segnali vocali. 

L’algoritmo di riduzione del rumore di Sony è stato sviluppato con il supporto del machine learning, utilizzando oltre 500 milioni di campioni di voci per eliminare i rumori ambientarli e rilevare la voce in modo chiaro. In questo modo è possibile ascoltare nitidamente gli interlocutori, anche nelle situazioni più rumorose.

Anche la riproduzione musicale è appagante ma bisogna accettare il fatto che non c’è alcun isolamento con il mondo esterno. A questo tipo di ascolto siamo un po’ impreparati. Nonostante è quello che accade normalmente quando ascoltiamo della musica dal vivo o riprodotta da un altoparlante esterno, fa un po’ strano che si ascolti in questo modo indossando degli auricolari.

Tuttavia l’elettronica di Sony e il processore V1, oltre alla personalizzazione via app, assicurano un ascolto davvero gradevole e perfettamente bilanciato che rischia di scontentare solo gli amanti dei bassi pompati. Inoltre, il sistema di controllo adattivo del volume ottimizza in modo automatico il livello del volume a seconda del contesto, integrando perfettamente la musica nell’ambiente. 

Controlli rivoluzionari

Abbiamo detto che i LinkBuds sono davvero piccoli, talmente compatti che il controllo touch sarebbe diventato un po’ complicato e forse avrebbe potuto compromette anche la stabilità del dispositivo nell’orecchio. È per questa ragione che gli ingegneri giapponesi hanno esteso la superficie sensibile al tocco anche usando la porzione esterna al padiglione auricolare. 



[Fonte Wired.it]